La Regione Liguria ha appena riaperto la caccia al capriolo maschio in provincia di Savona ma continua a non rispondere ai solleciti della Protezione Animali di riattivare con urgenza il recupero degli ungulati feriti o in difficoltà, oltreché organizzare quello delle altre specie, mentre l’ENPA in questi giorni si è dovuta occupare del soccorso di due bellissimi esemplari feriti mortalmente.
Il primo, un giovane maschio “residente” nel parco del Beigua, è stato trovato dai Carabinieri della stazione di Sassello due notti fa sulla strada, gravemente ferito alla testa ed alle zampe probabilmente dall’impatto con un’auto; i militi hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza veterinaria dell’AVI, che lo ha consegnato ai volontari dell’ENPA per le cure; ma una delicata operazione a cui lo ha subito sottoposto il veterinario convenzionato con l’associazione non ha potuto salvarlo. Il secondo, un cucciolo, è stato investito a Stella e trovato da un automobilista di passaggio, che lo ha caricato in auto e portato ad uno dei veterinari privati incaricati dall’ENPA; ma anche in questo caso e malgrado le cure cui è stato subito sottoposto la gravità delle ferite non gli ha dato scampo.
Grazie ai Carabinieri, ai volontari dell’ENPA ed ai privati cittadini, questi animali hanno avuto almeno soccorso e cure, come gli oltre 400 soggetti recuperati dall’associazione nel solo mese di luglio; invece di agonizzare miseramente per la colpevole inerzia della Regione Liguria, tanto presente nell’aprire la caccia quanto assente nel rispettare l’obbligo giuridico di curare gli animali selvatici feriti o in difficoltà.