Continua, presso l'Istituto Comprensivo Primo di Albenga, il progetto Il Gioco di Linneo, proposto dall'Associazione InfoRmare in collaborazione con Reef Check Italia Onlus.
Reef Check Italia Onlus è un’associazione scientifica non lucrativa dedicata alla protezione e al recupero delle scogliere del Mediterraneo e di tutte le aree coralline. Fondata nel 2008, Reef Check Italia nasce da una partnership fra la Fondazione Reef Check, programma di monitoraggio delle scogliere coralline ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite, e il progetto MAC (Monitoraggio Ambiente Costiero Mediterraneo), ideato e proposto nel 2006 da alcuni ricercatori delle università di Genova, Politecnica delle Marche e Bologna. L'ampliamento del progetto (il MAC-E) prevede l'estensione del monitoraggio agli ambienti costieri emersi come spiagge o pozze di scogliera, grazie al coinvolgimento di docenti e studenti delle scuole medie.
Quindi ieri gli alunni delle prime A e D della scuola media MAMELI-ALIGHIERI hanno svolto la prima parte del progetto MAC-E, Monitoraggio Ambientale Costiero Emerso (www.progettomac.it), ideato dai ricercatori di Reef Check Italia. Gli studenti, con la supervisione di Susanna Manuele e Fabio Rossetto, soci InfoRmare e Trainer RCI, e con la collaborazione degli insegnanti della scuola, hanno scelto la spiaggia da monitorare (quella di fronte alla piscina di Albenga), e hanno costruito 4 quadrati di 50 centimetri di lato, con i quali martedì prossimo, in spiaggia, effettueranno i monitoraggi.
Lo scopo del progetto è infatti quello di georeferenziare e misurare la spiaggia poi, utilizzando appunto i quadrati, censire tutto ciò che il mare e l'uomo hanno depositato sul litorale. I dati, raccolti su apposite schede, verranno poi dagli stessi ragazzi inseriti, attraverso il sito www.reefcheckitalia.it, nel database della onlus e saranno a disposizione dei ricercatori degli atenei referenti del progetto.
Il monitoraggio però non si fermerà: scopo del progetto è quello di “adottare” la spiaggia, monitorandone dimensioni e spiaggiamenti, due volte all'anno, per gli anni futuri.
Solo così gli studenti, i ricercatori potranno avere dati concreti circa lo stato di salute del litorale, ma anche le autorità cittadine potranno adottare concrete iniziative per tutelare e valorizzare il nostro mare e le nostre spiagge.