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Politica | 20 luglio 2017, 11:25

Pietra Ligure, Carrara: "Ci appelliamo al Prefetto affinché venga sciolto il consiglio"

Il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi: "Consigli saltati o rinviati pur di non ascoltare i punti della minoranza. Democraticamente non funziona"

Pietra Ligure, Carrara: "Ci appelliamo al Prefetto affinché venga sciolto il consiglio"

Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, replica al sindaco Dario Valeriani sull’imminente consiglio comunale: “Fa una certa impressione leggere le dichiarazioni di Valeriani Avio detto Dario, Sindaco di Pietra Ligure, nelle sue esternazioni in vista del Consiglio Comunale di giovedí 20 Luglio, "richiesto a termini di legge", da consiglieri dell'opposizione. La richiesta è stata depositata ai sensi dell'art. 16 dello Statuto Comunale e degli artt.16, 30, 31 del Regolamento del Consiglio Comunale i quali prescrivono che il Consiglio Comunale deve essere convocato entro 20 giorni quando a farne richiesta sia un quinto dei Consiglieri Comunali, inserendo nell'ordine del giorno gli argomenti da essi espressamente proposti nella richiesta di convocazione. In questo caso, i Consiglieri dall'opposizione che han richiesto il Consiglio sono i tre Consiglieri della Lista Civica dei Pietresi, Mario Carrara, Maurizio Novara e Nicola Seppone.

I temi per i quali hanno richiesto la convocazione del Consiglio sono vari e molteplici: si va dalla riconversione delle aree del Cantiere Navale, più volte, in questi tre anni, sbandierata come "imminente " da Valeriani, ma finora neanche iniziata e la conseguente richiesta di una revisione del progetto che riduca drasticamente la massiccia cementificazione prevista; quindi, la revoca o la revisione del progetto di ristrutturazione di piazza Vittorio Emanuele ll, che non presenta nessuna criticità, mentre altre "languono"; alla "situazione della velocità degli autoveicoli in via Francesco Crispi"; all'invasione dei venditori abusivi nelle spiagge e nelle strade, come la sfacciataggine dei "melonari" che coi camion, a ogni ora del giorno, imperversano per la città". Tutti questi, tanto per fare degli esempi, ai quali si sono aggiunti recentemente, temi come il mancato lavaggio e igienizzazione dei bidoni dell'immondizia, che d'estate dovrebbe essere fatta una volta alla settimana, ma che non viene fatta, nonostante il Comune paghi per quel servizio; o il progressivo "disfacimento"del sagrato della Basilica di S. Nicolò: tutti temi segnalati e sollecitati dalla gente. Ebbene, la prima "richiesta" di convocazione di Convocazione del Consiglio Comunale porta la data del 9 Giugno 2017.

Il Consiglio è stato regolarmente convocato entro i 20 giorni previsti, ma con questa "furberia": prima dei punti richiesti dalle opposizioni per i quali il Consiglio era stato convocato, la maggioranza "Valeriani/Pd/Lega Nord" ha messo una decina di punti di "ordinaria amministrazione", per lo più contabili; cosicché, discussi questi ultimi e arrivati al primo punto richiesto dall'opposizione, il Consiglio si è chiuso per "stanchezza", non discutendosi, quindi, nulla degli argomenti per i quali era stato convocato.

Mentre il Consiglio si "scioglieva" il capogruppo Pd/Lega Nord, Franco Bianchi, accettava la proposta dell'opposizione di riconvocare la riunione entro una settimana (vedi ripresa televisiva su Internet). Tuttavia, poiché, nonostante gli impegni presi di fronte a tutti, non era seguita nessuna nuova convocazione, i Consiglieri della Lista Civica dei Pietresi, ridepositavano una nuova convocazione del Consiglio ai sensi di legge, per poter, finalmente, discutere dei temi proposti. La convocazione arrivava per il giorno 20 Luglio alle 17. Questa è l'esatta cronistoria dei fatti”, conclude la disamina Carrara.

Riprende il discorso il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi: “Ma al Sindaco Valeriani fare un Consiglio del genere, affrontare questi temi e, soprattutto, dover dare delle risposte, a quanto pare, scoccia e disturba parecchio. Infatti, come lui dichiara, ci ha fatto una telefonata nella quale chiedeva se "Noi fossimo d'accordo nel non fare il Consiglio nel termine stabilito dalla legge, tanto era intenzione della maggioranza convocarne un altro per fine mese". Ci rendiamo conto? Si rende conto Valeriani che cosa ha chiesto, in qualità di Sindaco, ad un Consigliere Comunale? Gli ha chiesto se fosse d'accordo a "non rispettare la legge!" Dopo che per ben due volte, i Consiglieri Comunali d'opposizione, avevano fatto la richiesta affinché, invece, la legge fosse applicate e rispettata, convocandosi, finalmente, il Consiglio per discutere i temi da loro proposti, avendo, almeno la certezza che il termine dei 20 giorni fosse rispettato! Poiché, però, gli veniva risposto che la legge stabiliva un termine e quello si doveva rispettare, lui insinuava che, allora (per ritorsione), probabilmente, la riunione sarebbe andata "deserta" perché i Consiglieri di maggioranza non si sarebbero presentati facendo mancare il "numero legale". Che atteggiamento è questo di un Sindaco che, oltre a chiedere che non sia rispettata la legge, fa anche delle intimidazioni politiche?”

Conclude Carrara: “Se si fosse accondisceso alla sua proposta di non fare il Consiglio nei termini di legge, primo: si sarebbe creato un precedente gravissimo di "uso della legge a proprio consumo"; secondo, il precedente che si sarebbe determinato lo sarebbe stato di lesione di uno dei pochi diritti democratici, sicuri, che ancora appartengono alle minoranze. Come può avere la faccia di affermare che "vista la stagione estiva i suoi consiglieri di maggioranza sono molto impegnati" se, a partire da lui stesso che fa il pensionato, fanno tutte professioni (meno la Frumento commerciante) che non c'entrano col turismo estivo? Tutte queste sue parole sono scuse usate per "preparare il terreno" alla nuova seduta del Consiglio che, probabilmente, "andrà a buca" perché i consiglieri di maggioranza non saranno di nuovo, un'altra volta presenti in aula. Se così sarà, è chiaro che noi dell'opposizione (almeno noi della Lista Civica dei Pietresi) non accetteremo supinamente e passivamente una situazione democraticamente inaccettabile ed immorale! Perciò ci appelleremo al Prefetto e, visto che il Consiglio Comunale, andando diverse volte "deserto" e palesandosi apertamente la prospettiva di far mancare il "numero legale", come un metodo "ordinario" del confronto per non discutere dei temi della città, risulta evidente che si è in presenza di un Consiglio Comunale che "non funziona", non funziona "logisticamente" e non funziona "democraticamente". Per questo gli chiederemo che un Consiglio Comunale di tal genere sia sciolto e vengano indette nuove elezioni. In subordine, gli chiederemo il suo intervento perche sia ripristinato il rispetto delle regole e della democrazia”.

c.s.

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