Mercati forex: le previsioni per il 2018

Cosa succederà nel 2018? L'euro continuerà a rafforzarsi? Il bitcoin diventerà più prezioso dell'oro? Quali eventi politici ed economici potranno influenzare l'andamento dei mercati finanziari nei prossimi dodici mesi? Alla fine dell'anno le previsioni degli analisti del settore si moltiplicano, cercando di interpretare ogni possibile dato per trovare un'indicazione utile per il futuro. Ecco cosa potrebbe accadere alle valute.

Euro-dollaro, l'eterno confronto sui mercati valutari

Il mese di dicembre procede in attesa delle riunioni di fine anno delle principali banche nazionali, che daranno indicazioni sull'andamento nel 2018. Tra queste figurano la BCE (Banca centrale europea) e il FOMC (Federal open market committee), ovvero il comitato monetario della Federal Reserve americana. Nel frattempo le previsioni indicano una possibile rimonta del dollaro sull'euro nei primi tre mesi del 2018 ed un cambiamento di rotta, con un distacco dell'euro, nei mesi successivi.

Il sentimento degli operatori finanziari

Nel frattempo si diffondono nuove previsioni anche per quanto riguarda l'andamento del settore del forex Italia nel nuovo anno. Un sondaggio condotto nel mese di novembre e pubblicato di recente da Assiom Forex (Associazione operatori mercati finanziari) con Radiocor Plus, dà un'idea piuttosto chiara della visione degli operatori di mercato per il 2018. Il sentimento generale degli associati che hanno partecipato al sondaggio resta positivo, ma è più prudente e meno ottimista rispetto allo scorso mese di settembre, quando a prevedere mercati stabili o in rialzo era l'87% degli intervistati, contro l'80% di oggi. Al tempo stesso, se sale al 56% la percentuale di operatori che ipotizza un cambio euro-dollaro stabile, diminuisce il numero di chi prevede un rialzo dell'euro (21%) e di chi invece si aspetta un ribasso (23%).

L'incertezza politica italiana

Le previsioni economiche del ministro Pier Carlo Padoan, che in novembre ha parlato di lenta, ma progressiva ripresa economica del nostro Paese tanto per il 2017 quanto per il 2018, sono state confermate anche dall'ultimo rapporto dell'Istat, e rispecchiano il trend ​complessivamente positivo che ha caratterizzato i Paesi dell'Eurozona da oramai molti trimestri consecutivi. D'altra parte, tanto gli operatori intervistati da Assiom Forex quanto un analista come la Deutsche Bank non sembrano temere la congiuntura economica, bensì la situazione politica d'instabilità dell'Italia, che nell'aprile 2018 sarà interessata dalle elezioni politiche. In realtà gli operatori di settore intervistati (Assiom Forex ne conta circa 1400) si dividono su questo tema. Il 55% degli operatori ritiene che l'Italia potrebbe risentire dell'instabilità politica dovuta al fatto che sarà necessario unire partiti che sono su posizioni diverse per avere una maggioranza di governo, mentre il 45% pensa che le elezioni non avranno un impatto, come è accaduto per il cambio di governo conseguente al referendum costituzionale del 2016.

La situazione politica negli altri Paesi e i possibili effetti sulle monete

Uno degli elementi a cui gli analisti prestano particolarmente attenzione è la relazione tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, la cui evoluzione potrebbe avere un impatto importante, e non solo sul dollaro. Nel nostro continente, invece, gli occhi sono puntati sulla Brexit e sul suo impatto sulla sterlina: un proseguimento positivo dei negoziati per l'uscita dall'Europa potrà farne aumentare il valore. Anche lo yen, infine, potrebbe essere rivalutato nella seconda metà del 2018 secondo numerosi analisti: ciò non dipenderà tanto dalla situazione politica del Paese quanto dalle decisioni della Banca centrale giapponese di seguire gli altri istituti di credito in una riduzione degli stimoli monetari.