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Attualità | 09 gennaio 2018, 17:01

Piaggio, un nuovo incontro al Mise entro la fine di gennaio

Domani verrà consegnato a tutte le parti sindacali il testo del piano industriale e giovedì 18 gennaio alle ore 15, i sindacati incontreranno l’azienda per discuterne il contenuto presso l'Unione Industriali di Savona

Piaggio, un nuovo incontro al Mise entro la fine di gennaio

Vertenza Piaggio: si è tenuto questa mattina l'atteso incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Presenti l'azienda, i sindacati e il viceministro per lo Sviluppo Economico Teresa Bellanova

Commentano le rappresentanze sindacali: "Dopo tutte le illustrazioni da parte dell’azienda e le perplessità da parte nostra, il viceministro Bellanova ha invitato Piaggio a consegnare alle parti sociali il testo dei contenuti, confermando da parte sua la necessità di sentire il Governo e i ministri competenti per un successivo incontro al Mise entro la fine di gennaio". 

Domani verrà consegnato a tutte le parti sindacali il testo del piano industriale e giovedì 18 gennaio alle ore 15, i sindacati incontreranno l’azienda per discuterne il contenuto presso l'Unione Industriali di Savona.

"Entrando nel merito della discussione - spiegano i sindacati - l'ad Vaghi ha specificato che l’ultima assemblea degli azionisti ha sancito la ricapitalizzazione per 255 milioni/€ (versati già 180 M/€ e 75 M/€ nell’anno in corso). Il debito con le banche è stato rinegoziato e il debito di 155 M/€ con Leonardo è stato congelato". 

L'azienda ha deciso di concentrarsi principalmente sul P1HH e MPA, con priorità al P1HH per il completamento dello sviluppo e la consegna agli Emirati. La potenziale operazione di cessione del P180 civile ad un gruppo di investitori cinesi, resta subordinata alla costituzione della società italiana e alla sua abilitazione da Easa. 

"I volumi previsti dal piano industriale consentiranno a Pas di stare in piedi da sola considerando che Villanova potrebbe produrre da 40/60 velivoli/anno - proseguono - Il piano industriale non prevede eccedenze strutturali, ma rimangono quelle previste nel vecchio piano. L'azienda ha previsto la cessione dei motori perchè non hanno alcuna sinergia con la parte velivoli. Inoltre, le risorse designate dagli azionisti, sono destinate allo sviluppo dei velivoli militari in quanto hanno la necessità di nuovi investimenti per far fronte ai programmi futuri". 

"La divisione non è ancora avvenuta perché i soggetti che si sono proposti non hanno dato le garanzie richieste - spiegano i sindacati - L’azienda ritiene di arrivare ad una definizione della cessione dei Motori entro il 2018. Per quanto riguarda Mro civile di Sestri, ad oggi, non c'è un progresso significativo per la sua cessione e non risulta essere tra le priorità aziendali". 

Nel 2018 l'azienda concentrerà la propria attività su 12 velivoli tra civile e militare. I progetti del P1HH e del P2HH consentiranno a Pas di sviluppare una filiera produttiva per il “sistema paese”. Questi progetti sono differenti da quelli per il drone europeo RPAS2030 e non concorrenti tra i loro. 

"Da parte sindacale e alla luce di quanto appreso oggi - concludono - è stata evidenziata la scarsa credibilità del piano e ribadita la necessità di conoscere il valore degli investimenti inseriti nel nuovo piano industriale, che non possono provenire dalla liquidazione dei rami principali d’azienda. Inoltre, abbiamo la necessità di sapere se questo piano è stato interamente condiviso con il Governo, valutando la possibilità di usufruire dei finanziamenti previsti dallo stesso Governo nella legge di bilancio". 

Redazione

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