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Politica | 25 marzo 2019, 10:35

Il sindaco di Bormida ritira il premio "Anello Verde" con il lutto al braccio: "Ogni giorno in Italia muoiono troppi piccoli Comuni"

La provocazione del primo cittadino Daniele Galliano per contrastare il fenomeno dello spopolamento

Il sindaco di Bormida ritira il premio "Anello Verde" con il lutto al braccio: "Ogni giorno in Italia muoiono troppi piccoli Comuni"

In occasione di "Anello Verde - Festival Internazionale della Smart & Green Economy" l'Amministrazione Comunale di Bormida ha ricevuto un premio per il suo impegno nel ridare sempre nuova vita e nuove opportunità a questo piccolo borgo dell'entroterra.

Il sindaco Daniele Galliano, nel momento di ritirare il premio dalle mani del collega Ugo Frascherelli, di Finale Ligure, ha dato vita a una arguta, elegante, e garbata provocazione, mostrando la fascia nera attorno al suo polso.

Ha spiegato Galliano: "Nelle occasioni istituzionali sono sempre fiero di portare la fascia tricolore, ma non posso fare a meno di indossare anche il lutto. Perché ogni giorno in Italia muoiono tanti, troppi piccoli comuni a causa dello spopolamento, tra il disinteresse generale".

Galliano rappresenta il suo Comune anche in seno all'ANCI, l'Associazione dei Piccoli Comuni Italiani, e all'UNCEM, l'Unione che raccoglie le realtà montane, e spiega: "Quotidianamente, nelle sedi adeguate, presso la Regione Liguria e il governo centrale di Roma faccio presente questo rischio".

Il primo cittadino, dal palco, ha citato alcune delle iniziative condotte per contrastare lo spopolamento, molte delle quali hanno avuto eco persino all'estero. La più famosa, infatti, pubblicata anche sull'autorevole The Guardian e su tutte le maggiori tv europee, è stata l'offerta in denaro a chi prende la residenza a Bormida (leggi QUI). Spiega Galliano: "Abbiamo ricevuto oltre 25mila richieste da tutto il Sud America. Ovviamente non saremmo stati in grado di soddisfarle interamente". Poi c'è stata la riqualificazione di appartamenti della Parrocchia in edilizia super agevolata per anziani, il gesto simbolico delle campane suonate a festa quando nasce un nuovo bambino in paese (leggi QUI) e la mossa provocatoria dei "pupazzoni" messi nelle vie del paese per lanciare il messaggio che la città non è un presepe bello ma disabitato (leggi QUI).

Conclude Galliano: "Alla fine del 1800 avevamo circa duemila abitanti, mentre oggi sono 361. Non spero di tornare a quei fasti, ma un programma di ripopolazione è fondamentale".

Alberto Sgarlato

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