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Attualità | 14 giugno 2019, 15:30

La gestione in house di Tpl non è più un miraggio: segnali distensivi tra comune di Savona e sindacati

La decisione ora passa alla Provincia, la Regione e soprattutto al cda dell'azienda che si svolgerà a fine mese

La gestione in house di Tpl non è più un miraggio: segnali distensivi tra comune di Savona e sindacati

La gestione in house di Tpl non è più un miraggio.

Dopo una lotta serrata di questi ultimi due anni e mezzo dei sindacati per allontanare lo spettro del passaggio del Trasporto Pubblico Locale ai privati tramite bando di gara, quest'oggi in comune a Savona si è svolto un incontro tra il sindaco Ilaria Caprioglio, l'assessore Silvano Montaldo e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Faisa dai risvolti più che positivi, anche se la prudenza è tanta.

Savona è socio di Tpl maggioritario insieme alla Provincia e a causa dei problemi economici non poteva accollarsi le ingenti spese per il mantenimento in house ma sembra che qualcosa sia cambiato: "Il sistema è cambiato, è auspicabile che si ritorni al pensiero del mantenimento in house, bisogna valutare le potenzialità di Tpl, abbiamo 430 dipendenti da tutelare, una realtà non indifferente che abbraccia tutta la provincia e tutti i comuni. Bisogna fare un atto di responsabilità che è quello di vedere la società come riesce a sostenersi, quali sono le sue possibilità, capire una sostenibilità da parte della Regione venendoci incontro su quelle che sono le modifiche regionali. Si diceva che senza una gara avrebbero tagliato una percentuale sul contributo ma per noi sarebbe stata deleteria (i comuni avrebbero dovuto mettere mano al portafoglio, attualmente Savona che per il contributo versa 780mila euro e paga 250mila per vecchi problemi legati alla passata gestione Acts), non è detto che con un affidamento in house gli investimenti vadano fatti tutti e con risorse proprie, apriamo quindi a tutte le diverse prospettive e dobbiamo quindi ascoltare la Provincia" spiega l'assessore al bilancio e alle società partecipate Montaldo.

Un incontro urgente prima con Palazzo Nervi e successivamente estenderlo ai sindaci della provincia, in contemporanea organizzare un incontro tra i sindacati e gli amministratori savonesi, dando poi un imput preciso al consiglio di amministrazione di Tpl che deve essere nominato entro fine mese e che avrà un ruolo fondamentale per la decisione, affiancando infine un tavolo tecnico per poi arrivare in breve tempo ad un esito di fattibilità per il progetto dell'affidamento in house.

La prima cittadina ha proposto una duplice azione che permetta sia alla viabilità savonese di migliorare che al servizio di Tpl di essere potenziato: "Abbiamo firmato un protocollo con il campus di Savona per studiare i flussi di traffico - spiega Caprioglio - modificheremo la percorribilità chiudendo una porzione del centro storico, facendo questo implementeremo l'utilizzo dei mezzi, aumentando naturalmente la sicurezza sia per i conducenti che per gli utenti a bordo. Sarà un vero e proprio trasporto pubblico privato integrato".

Ma i tempi sono stretti entro l'anno tutto il percorso deve essere definito: "Dobbiamo già prima di ottobre trovare una soluzione - spiega Giuseppe Gulli, segretario regionale Uil - la Regione gioca un ruolo importante di regia, tutte le province orientate verso le gare hanno cambiato indirizzo, il nuovo presidente Olivieri è apparso ottimista rispetto ad un percorso verso l'in house, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori che fino a oggi hanno garantito un servizio dignitoso".

"Non è un passo risolutivo ma è un importante cambio di marcia - continua Fabrizio Castellini, Cgil - l'obiettivo fondamentale è di arrivare alla fine dell'estate per avere un pensiero unanime sull'affidamento per mettersi al lavoro perchè il tempo stringe".

Sulla nomina del successore di Strinati e le voci che circolano insistenti su Franco Orsi, Montaldo non si esprime: "Non è giusto esprimersi prima del cda, all'interno del consiglio d'amministrazione ci sono Simona Sacone e Fabrizio Biale, staremo a vedere su chi ricadrà la scelta".

Luciano Parodi

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