"Bitume, vuoi saperne di più?". E' questo il titolo dell'incontro che si terrà il prossimo 5 luglio alle ore 21 presso la sala Gollo di Cisano sul Neva. All'incontro interverranno Marco Grondacci, giurista ambientale; Maurizio Loschi, medicina democratica e Valerio Gennaro, epidemiologo. L'intervento sarà moderato dal giornalista Mario Molinari.
"Si tratta di un incontro pubblico, fortemente voluto da un gruppo di cittadini amanti di questa Regione meravigliosa, ma anche piuttosto preoccupati per la loro salute, perché un’azienda che produce bitume, (che già ricade in zona sottoposta a vincolo ambientale e a vincolo idrogeologico, a distanza inferiore di 150 m dal Torrente Neva e che già ora emette 1700 mg/nmc di ossidi di zolfo), sta per raddoppiare la produzione. (La centrale Tirreno Power di Vado Ligure che andava a carbone, ne emetteva nell’ambiente 390 mg/nmc. con ricadute nel raggio di ottanta chilometri)" spiega in gruppo di residenti della Val Neva e Val Pennavaire.
Il gruppo di cittadini, volendo saperne di più, ha invitato alcuni esperti che illustreranno alla popolazione la situazione attuale e lo scenario futuro in termini di impatto ambientale e sanitario, nel caso in cui il nuovo progetto di ampliamento dell’impianto di bitume diventi realtà.
"Un futuro che riguarda l’intero comprensorio di Albenga e i Comuni limitrofi considerato che ampliando l’impianto e raddoppiando la produzione, verosimilmente aumenterà anche l’impatto sul nostro ambiente, sia in termini estetici/visivi che sanitari - proseguono - In Val Neva e la Valle Pennavaire, grazie a decenni di politiche di finanziamento per la valorizzazione dell’entroterra e di investimenti privati, si è assistito alla nascita di nuove attività, strutture di ricezione, luoghi di interesse e destinazioni per il turismo sportivo e naturalistico, che generano una buona ricaduta economica locale".
"Ciò che non riusciamo a comprendere noi cittadini, è come sia possibile che ora si voglia svalutare, oltre alla qualità di vita e alla salute pubblica, anche tutto ciò che si è sviluppato sul territorio, trattandolo come la periferia di una città e non come una zona ad alto potenziale turistico. E’ negli interessi di tutto il comprensorio mantenere in Riviera un ambiente bello, sano e naturale, altrimenti non avrà più senso lasciare le città per venire qui in vacanza e neppure viverci - concludono - Crediamo sia importante la partecipazione all’incontro e il sostegno di tutti, persone singole ed enti pubblici, nella speranza che con la collaborazione di molti sia possibile trovare una soluzione a tutela dell’ambiente e della salute e a difesa dell’economia, in particolare quella turistica".