Una straordinaria partecipazione di pubblico ha premiato l'evento di ieri sera ad Andora, a Palazzo Tagliaferro, dal titolo "Tra fake news e realtà c'è di mezzo il mare!"
Nell'evento, organizzato dalla locale sede ANPI Andora e Val Merula, l'alassino Nicola Stalla, che opera come coordinatore dei soccorsi su diverse navi delle ONG (tra cui le celebri "Aquarius" e "Ocean Viking", protagoniste di recenti casi di cronaca internazionale), ha spiegato che cosa avviene realmente nel mondo delle organizzazioni non governative, smentendo bufale, imprecisioni e falsità che troppo spesso gravitano attorno a queste realtà.
Straordinaria presenza di pubblico, dicevamo all'inizio: oltre 150 persone hanno letteralmente "preso d'assalto" la sala, con numerosi ascoltatori rimasti in piedi. Tra l'uditorio tantissimi giovani, a dimostrare come l'ANPI Andora e Val Merula, sezione dell'Associazione Partigiani caratterizzata essa stessa da un direttivo molto giovane, sappia dialogare con le nuove generazioni per costruire qualcosa insieme.
Nicola Stalla ha spiegato come avvengono le procedure di soccorso e ha precisato che ultimamente sono diminuite le operazioni di questo genere ma non gli sbarchi, contrariamente a quanto una certa parte dell'informazione nazionale e internazionale ha dichiarato.
Per quanto riguarda la parte economica, Stalla ha spiegato che non è affatto vero che i soccorsi "li paghiamo noi", come recitano alcuni mantra populisti dei detrattori, ma le ONG sono interamente mantenute da donazioni private.
E qui si può trovare un parallelismo con l'ANPI: "Talvolta veniamo accusati di essere un 'carrozzone' o un 'parcheggio' politico - spiegano gli esponenti delle sezioni del comprensorio - e invece non c'è niente di più falso; siamo una realtà associativa aperta a tutti che si autofinanzia con il tesseramento e con l'organizzazione di alcuni eventi, senza contributi di tipo pubblico. E per quanto la memoria sia un aspetto fondamentale della nostra storia e della nostra identità, non ci occupiamo soltanto di tutelare il ricordo del nostro passato, ma facciamo cronaca e attualità, come questo recente evento andorese ha dimostrato".