Se questo è un treno

Adesso che l'estate sta finendo (almeno dal punto di vista turistico) possiamo assegnare la maglia nera, senza ombra di dubbio, a chi si è classificato per ultimo nella propaganda del turismo ligure, e savonese in particolare: the winner is...: Trenitalia, con il pieno dei voti.

Se nel 2012 qualche turista scegliesse altre mete per le sue vacanze, non ci sarebbero problemi a chi chiedere i danni: a Trenitalia.

Fa sorridere che nel momento in cui tutti si lavano la bocca (prima e dopo i pasti) con gli aspetti positivi della Tav (consistenti nel portare all'estero con più velocità due mozzarelle l'anno...) pochi si indignano per il turpe disservizio causato ogni giorno da Trenitalia e dai suoi dirigenti il cui encefalo, come le locomotive di un tempo, è nella migliore delle ipotesi azionato a carbone.

Vi sembra possibile che mentre operatori del turismo, media, ed altre categorie facciano i salti mortali, in un periodo critico come questo, per rendere godibile la vacanza dalle nostre parti le Ferrovie riescono sempre a remare (frenare) contro?

Conosco almeno una ventina di persone di Loano che un paio di settimane fa, essendo in vacanza dalle nostre parti, volevano assistere al concerto del povero Tozzi a Savona. Persone tra i 50 e 60 anni che raggiungono la Riviera con il treno.

Ora, è possibile che l'ultimo treno in partenza da Savona per Ventimiglia sia alle ore 23 e qualche minuto? Quelle persone, una ventina, non sono venute ad assistere al concerto così come altre, nel corso dell'estate, si sono private di altri eventi per non trascorrere la notte all'aperto. A questi disservizi aggiungiamo poi quelli cronici: treni lavati male (infezioni a go-go), sporchi, servizi igienici che rivalutano i Paesi poveri dell'Africa, ritardi, mancanza di aria condizionata, soppressioni e cosi via, traversina dopo traversina. Questo sarà un treno ma noi, citando il grande Troisi, abbiamo tutta l'impressione che sia un calesse.