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Attualità | 21 giugno 2012, 18:07

Separati in casa

Il gruppo di maggioranza “Noi per Carcare”, che si rifà alla Lega Nord, boccia le aliquote record dell’IMU proposte dal sindaco Franco Bologna e costringono a rinviare commissione e Consiglio comunale. Un siluro contro l’assessore al Bilancio Franco Bellenda: "il sindaco ancora una volta minimizza ma è chiaro come, ormai, la maggioranza carcarese sia formata da “separati in casa”.

Separati in casa

Che le aliquote IMU proposte dal Comune di Carcare, con il 6 per mille sulla prima casa e il 9,8 su seconde case e altri immobili, siano le più alte della valle Bormida, e non solo, è un dato di fatto.

Che nella sua clamorosa presa di posizione il gruppo “Noi per Carcare”, nato lo scorso anno in seno alla maggioranza di centro-destra che governa Carcare, abbia voluto farsi portavoce delle istanze dei cittadini, perplessi e preoccupati dal salasso, è sicuramente probabile.

Ma il dato politico, che pare chiaro a tutti meno che allo stesso sindaco Franco Bologna che continua a minimizzare, è che la Lega Nord ha bocciato senza appello la politica economica della maggioranza di cui fa parte. Nelle roventi polemiche seguite all’annuncio delle aliquote, che hanno contrapposto il sindaco Fanco Bologna e l’assessore al Bilancio Franco Bellenda alla minoranza, e all’ex sindaco Angela Nicolini in particolare, la maggioranza ha sempre sostenuto con forza che quelle aliquote erano imposte da una situazione economica pessima, ereditata dalla gestione economica delle precedenti giunte di centro-sinistra, oltre che dai tagli del Governo, e che quindi erano obbligate.

“Noi per Carcare”, dice, invece, che non è vero, sconfessando, quindi, l’altra parte della maggioranza di cui fa parte. E non solo. Basta leggere tra le righe il comunicato (a sorpresa, anche per la stessa maggioranza che si rifà al sindaco Bologna, altro segnale significativo) firmato dal capogruppo Alessandro Ferraris. Spiega, Ferraris, a nome del gruppo di cui fanno parte anche l’assessore all’Ambiente Francesco Legario e i consiglieri Maurizio Torterolo, Michela Vassallo e Andrea Bonino: “In questo momento di crisi profonda riteniamo che i sacrifici debbano essere fatti più dalle amministrazioni che dai cittadini. Per questo abbiamo chiesto un rinvio dell’approvazione del bilancio che consenta di verificare i possibili tagli per abbattere le aliquote. A ciò si aggiunge la possibilità di legge che, entro ottobre, consente di rivedere le tariffe: ci attiveremo per tenerle il più basse possibile”.

E qui un altro passaggio interessante che potrebbe essere letto come evidente scollamento tra le due fazioni di maggioranza o, almeno, come implicita critica all’assessore Bellenda: “Solo martedì abbiamo potuto, finalmente, visionare il Piano economico gestionale che è il documento che mostra come vengono utilizzate le diverse risorse finanziarie nel bilancio, che avremmo dovuto approvare il 29, e che è stato redatto dall’assessore al Bilancio Franco Bellenda stabilendo, contestualmente, l’applicazione delle aliquote Imu”. Altra stoccata a Bellnda e Bologna, sconfessando quanto finora ripetuto dai due: “Fin da subito  avevamo esposto all’assessore le nostre perplessità su aliquote così elevate, ma ci era stato risposto che sulla base dei minori trasferimenti provenienti dallo Stato non era possibile fare diversamente. Dall’analisi del piano economico  abbiamo invece potuto costatare che alcuni tagli, anche ingenti, sulle spese sono possibili e necessari e questi ci consentirebbero di apportare una riduzione consistente delle aliquote dell’Imu”.

I cinque membri del gruppo hanno quindi chiesto il rinvio della commissione e del consiglio comunale, già fissato per il 29 giugno appunto per licenziare aliquote e bilancio. Il sindaco Franco Bologna si limita a commentare: “Domani saremo a Genova alla riunione convocata dall’Anci ligure appunto sul discorso IMU per verificare se sarà possibile ritoccare qualcosa già ora”.Nessun riferimento al colpo di mano, alla bocciatura da parte della Lega Nord e all’implicita critica rivolta alla politica economica del Comune di Carcare. E a come si sia voluto rendere pubblica tale presa di posizione che, diciamocelo, mina abbastanza la credibilità della maggioranza filo Bologna e dello steso Bologna. Un atteggiamento, quello del sindaco, che, agli occhi di osservatori esterni appare decisamente inspiegabile. Anche perché quella sull’IMU non è certo la prima entrata a gamba tesa, permetteteci il parallelismo visto che siamo in clima di Europei di calcio,  del gruppo leghista.

Al momento della nascita del nuovo gruppo consiliare – per alcuni una vera e propria scissione - lo stesso consigliere regionale, e consigliere comunale, Maurizio Torterolo,  regista della politica carcarese, aveva affermato: “L'esperienza con l'attuale maggioranza, che intendiamo ancora sostenere, non e' sufficiente per proseguire sino a fine mandato. L'attuale amministrazione ha bisogno di un balzo in avanti, ma tranne per le eccellenze costituite dai giovani assessori De Vecchi, Legario e Levratto, esistono delle criticità gestionali” (chiara critica agli assessori non citati).  Alla quale segue anche un avvertimento a Bologna: “Nel 2009 decisi di candidarmi nella lista dell'attuale sindaco e fui determinante per la vittoria. Oggi, a metà del nostro cammino, ho più volte suggerito un cambio di rotta, ma molte volte i miei inviti sono rimasti inascoltati”. Dichiarazioni alle quali erano seguite anche prese di posizione discordanti, e a volte anche imbarazzanti per Bologna, ad esempio quando Torterolo, Ferraris e Vassallo in Consglio Comunale si erano astenuti sul punto della convenzione per i servizi associati sostenuti, invece, dalla maggioranza che si rifà a Bologna; oppure sul piano urbanistico di Cornareto, sul quale il consigliere Torterolo aveva dichiarato: “Un progetto che ci ha attirato le ire di una considerevole parte di carcaresi e penso che con un loro maggiore coinvolgimento avremmo potuto operare meglio”.

Insomma, in molti a questo punto si chiedono cosa intende ancora aspettare il sindaco Bologna per ammettere che esiste problema all’interno della sua maggioranza e per affrontare una volta per tutte il dualismo che pare imperante, e decisamente imbarazzante. Anche perché si porge il fianco alle critiche della minoranza (più che critiche sembra di sparare sulla Croce Rossa visto l’esempio di poca compattezza dimostrato). Non a caso Rodolfo Mirri (“Carcare Futuro”) e Ilario Baccino (Partito Socialista Italiano), affermano: “Ancora una volta sentiamo il dovere di segnalare ai carcaresi che le persone delegate ad amministrare la nostra cittadina non sono in grado di reggerne responsabilmente il governo. Come se ciò non bastasse la giunta giustifica le proprie azioni negative raccontando “frottole” per mistificare la verità. Infatti il giorno 20 giugno, sempre tardivamente, è stata convocata la commissione per discutere di aliquote e bilancio ma dopo la contestazione della “minoranza interna” (del Gruppo Lega Nord) la riunione è stata annullata motivandola con imprecisate consultazioni presso l’associazione regionale dei Comuni (ANCI). Ora, con i cittadini ci chiediamo: all’interno di questa maggioranza prima di decidere azioni così pesanti per i cittadini, le parti si consultano? Si rendono conto che l’aumento del 50% delle aliquote, unitamente alla forte rivalutazione degli estimi catastali, può provocare per i cittadini onerosità in molti casi insostenibili? Qualora le aliquote venissero confermate ci aspettiamo che la maggioranza/minoranza leghista per coerenza, stacchi finalmente la spina alla moribonda maggioranza che tenta di governare Carcare per limitare i già numerosi danni prodotti”.

Così, invece, Marco Rosso, dell’Udc: “Arriveranno, probabilmente, le dichiarazioni di intenti costruttivi da parte del gruppo Lega Nord che continuerà a fare da stampella al sindaco Bologna per non “mandare a casa tutti”, ma la sostanza è che non c’è più la maggioranza a Carcare.L’ Imu è solo l’ultimo esempio di come a Carcare ogni amministratore viaggi per conto suo anzi per “contro” suo. Si naviga a vista e si improvvisa come nel penultimo esempio : la cosiddetta raccolta differenziata. Dove per fretta, improvvisazione e presunzione stanno compiendo una serie di errori che i Carcaresi pagheranno a caro prezzo. E il sindaco Bologna? Continua a subire, come, ormai, sta facendo da tre anni dando l’impressione di non rendersi nemmeno conto di cosa gli stia succedendo intorno”.

e.m.

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