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CGIL Informa | 21 giugno 2012, 07:00

La CUB alza la testa: il 22 giugno sciopero generale con manifestazioni a Milano e Roma

I savonesi di Uniti alla Base aderiscono e preparano la partenza per Milano (ancora pochi posti). Proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del settore privato anche in Emilia Romagna.

La CUB alza la testa: il 22 giugno sciopero generale con manifestazioni a Milano e Roma

Comunicato di Uniti alla Base

Il 22 giugno uno sciopero generale per dire NO alla controriforma Fornero-Monti

Il collettivo di Unitiallabase parteciperà allo sciopero del 22 Giugno organizzando, insieme alle organizzazioni sindacali di base e le associazioni che hanno già dato la loro adesione, un Pullman da Cairo Montenotte per partecipare alla manifestazione di Milano.

Si invitano tutti coloro che vogliono partecipare a prenotare  e prendere contatti al numero 347- 4596046  o mandare una e-mail all’indirizzo unitiallabase@gmail.com

Il prossimo 22 giugno un insieme di forze del sindacalismo di base, indipendente e conflittuale, ha proclamato, con l’auspicio che venga fatto proprio da altre organizzazioni sindacali e movimenti sociali, uno sciopero generale per protestare contro la cancellazione dell’articolo 18, per proporre la sua estensione, l’uscita dalla precarietà, l’universalizzazione degli ammortizzatori sociali, la democrazia sindacale.

Il 22 giugno si manifesterà a Milano e a Roma, in difesa dell'articolo 18.

Nello stesso giorno la Rsu della Same ha lanciato un appello per scioperare e manifestare a Bergamo sotto la sede ove la Federmeccanica svolgerà la sua assemblea annuale.

La giornata del 22 Giugno raccoglie un dissenso ben più vasto di quel che traspare dai salotti mediatici.

La giornata di mobilitazione sta raccogliendo adesioni anche di illustri di giuristi democratici, di sindacalisti ed esponenti di movimenti, di dirigenti dei partiti della sinistra.

La controriforma del lavoro e delle pensioni targate Fornero-Monti sono un prodotto della ideologia liberista e del supersfruttamento del lavoro. Esse sono il frutto del tentativo della casta politica e tecnocratica di salvare se stessa offrendo ai banchieri europei e alla finanza internazionale lo scalpo di uno degli ultimi diritti del mondo del lavoro.

Fanno parte di una sempre più aggressiva azione di rovesciamento della Costituzione Repubblicana sia sul piano materiale che sul piano formale.

Occorre dire no alla controriforma Fornero-Monti  perchè:

Ø      estende e rende ancora più facile la precarietà dei contratti, completando l’opera della legge Biagi e del pacchetto Treu. Le 46 forme di contratto precario restano tutte e, anzi in molti casi (apprendistato, lavoro a chiamata, contratti a termine), le condizioni dei lavoratori vengono ancora peggiorate.

Ø      Si tagliano brutalmente gli ammortizzatori sociali, cancellando la Cassa integrazione e la mobilità per chi ne ha più bisogno. Al loro posto solo un’indennità di disoccupazione di 18 mesi per chi ha più di 55 anni,  che può essere cancellata se si rifiutano lavori pagati 400 euro al mese.

Ø      Non prevede alcun reddito sociale, nessuna estensione dei diritti, ma solo una ridicola mini-indennità di disoccupazione della durata di 3 mesi per i più fortunati tra i precari.

Ø      Si aumentano le tasse sul lavoro precario, che verranno pagate con la riduzione dei salari.

Ø      Si cancella l’articolo 18. La libertà di licenziamento economico in piena crisi economica significa la totale libertà di licenziamento. Si distrugge così lo Statuto dei diritti dei lavoratori.

I terribili ed ingiusti provvedimenti governativi di questi otto mesi sono passati grazie al  voto favorevole del Partito Democratico , alla complicità, la debolezza, lo spirito di resa, di Cgil Cisl Uil. Essi sono l’emanazione dei diktat della Bce e della finanza internazionale.

Tutto ciò adducendo la vergognosa bugia che la cancellazione dei diritti dia più possibilità ai giovani e alle donne.

In nessun paese europeo sono passate riforme sociali così brutali senza una opposizione sociale.

Per queste ragioni Unitiallabase parteciperà allo sciopero del 22 Giugno.

 

Comunicato CUB - Confederazione Unitaria di Base

Il sindacalismo di base ha indetto lo sciopero generale per contrastare le politiche sociali e economiche del governo Monti (sostenuto da PD, PdL, Terzo polo) che scarica sui ceti popolari la crisi del sistema capitalistico attraverso

- l’introduzione dell’IMU

- l’attacco al diritto alla salute con i tikets (9milioni di Italiani hanno rinunciato a curarsi perché non hanno soldi ) e alla pensione

- l’aumento delle tasse e dell’Iva e l’insopportabile carico fiscale  sui lavoratori e con la cosiddetta riforma del lavoro.

La riforma del lavoro in discussione alla Camera prevede i licenziamenti senza giusta causa con le modifiche all’art.18, penalizza i precari con misure che aumentano la precarietà lavorativa; riduce la possibilità di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e sostituisce la mobilità con l’indennità di disoccupazione per un periodo più breve.

Inoltre centinaia di migliaia di lavoratori restano senza pensione e mobilità per l’innalzamento dell’età pensionistica.

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, stanno accompagnando tutti i processi di devastazione del welfare e dei diritti conquistati dal movimento dei lavoratori.

Le misure di politica sociale ed economica attuate sono la prima concretizzazione di un progetto che si svilupperà nei prossimi anni.

C’è perciò la necessità di battersi per contrastare e impedire il completamento di tale progetto che se dovesse avere la possibilità di proseguire scaricherebbe 50 miliardi all’anno di tagli e/o imposte sui lavoratori.

 

22 giugno sciopero generale

Milano ore 9,30 L.go Cairoli

Roma ore 9,00 P.zza della Repubblica

 

In questi anni è stato il sindacato di base a lottare per il diritto al lavoro, la difesa del potere di acquisto con l’aumento automatico  delle retribuzioni e delle pensioni agli aumenti dei prezzi e l’eguaglianza di diritti per tutti indipendentemente dalla provenienza e dalla religione.

Se non vuoi continuare a subire, è necessaria la tua partecipazione alle lotte e all’organizzazione del sindacato di base.

 

 

CUB - Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 - tel. 02/70631804 - e-mail cub.nazionale@tiscali.it www.cubvideo.it www.cub.it

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Comunicato Stampa della CUB Firenze

Deciso di proseguire ed intensificare le lotte in corso e di convocare due giorni di mobilitazioni, lotte, scioperi per l’8 e 9 giugno, in concomitanza con la discussione in Parlamento della controriforma Fornero. Con lo sciopero generale la cui data di effettuazione sarà decisa nei prossimi giorni.

Le organizzazioni sindacali di base si sono incontrate lunedì 21 maggio a Firenze per proseguire la discussione sulla fase e sulle iniziative da intraprendere, avviatasi con la riunione del 19 aprile.

Hanno concordato nell’analisi della situazione sia sul piano internazionale che italiano, mantenendo un giudizio negativo durissimo sull’operato del governo Monti che rappresenta gli interessi del capitale internazionale ed in particolare è un fedele esecutore dei diktat della BCE e dell’Unione Europea.

In particolare il giudizio negativo è stato espresso per l’attacco al diritto alla salute con i tikets e alla pensione; aumento delle tasse attraverso le accise, l’Iva e l’introduzione dell’IMU – vera patrimoniale sui lavoratori e le famiglie sull’insopportabile carico fiscale che grava unicamente sui lavoratori dipendenti.

Con la riforma del lavoro attualmente in discussione in parlamento si l’allarga la precarietà lavorativa; si riduce  la durata di erogazione della mobilità e della cassa integrazione e con le modifiche all’art.18 si amplia la possibilità di licenziamento senza giusta causa.

Le organizzazioni del sindacalismo di base hanno inoltre espresso un giudizio durissimo sull’operato delle organizzazioni sindacali complici Cgil, Cisl, Uil, Ugl, che stanno accompagnando tutti i processi di devastazione del welfare e dei diritti conquistati dal movimento dei lavoratori,  stanno consentendo la deregolamentazione delle attuali salvaguardie dai licenziamenti discriminatori sia nel settore privato che in quello pubblico.

Questa situazione va affrontata con la lotta e la mobilitazione. Il movimento dei lavoratori deve ritrovare la forza e la capacità di azione per continuare nell’azione di forte contrasto alle politiche del governo sostenuto da PD, PdL, Terzo polo anche con lo sciopero generale che è nell’agenda delle organizzazioni riunitesi a Firenze e la cui data di effettuazione sarà decisa nei prossimi giorni.

Nell’immediatezza della necessità di contrastare e battersi contro il varo della controriforma Fornero, le organizzazioni hanno comunque deciso di proseguire ed intensificare le lotte in corso e di convocare due giorni di mobilitazioni, lotte, scioperi per l’8 e 9 giugno, in concomitanza con la discussione per la sua approvazione in Parlamento.

com.

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