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Politica | 31 maggio 2013, 17:50

Albenga, Guarnieri: “Minoranza confusa e poco coerente sul tema del sovraffollamento”

Duro commento del sindaco a margine del consiglio comunale

Il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri

Il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri

“Se si esclude la inversione di marcia della minoranza sui piani casa, un tempo a loro poco graditi e oggi approvati, con il Consigliere Ghiglione che ha anche ammesso che in passati sono stati da loro commessi errori di valutazione, ci aspettavamo che l'argomento più discusso, tra quelli all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di ieri, sarebbe stato il punto relativo al Regolamento Comunale per la disciplina del sovraffollamento dei locali, della verifica delle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi e dell'occupazione delle aree ad uso abitativo. E così è stato perché, mentre a Roma al governo vige l'inciucio politico tra diversi schieramenti, qui nelle realtà locali, dove si deve difendere la proprietà privata, dove i Sindaci sono autorità sanitaria locale, sussiste ancora la differenza tra centrodestra e centrosinistra”. Così Rosy Guarnieri, Sindaco di Albenga, dichiara in merito alla seduta di Consiglio Comunale svoltasi ieri ad Albenga, in riferimento all’approvazione del Regolamento sul Sovraffollamento.

“Tra gli elementi essenziali a garanzia della salute, vi sono senza dubbio l'idoneità delle abitazioni, la salubrità e il rispetto degli spazi minimi per ogni abitante”, prosegue. “L'esperienza politica abitua a tutto, ma mai mi sarei aspettata che, a distanza di poco tempo, dopo essere stati i primi a vantarsi di aver promosso un'ordinanza, la n. 246 del 2008 firmata da Antonello Tabbò, che imponeva – giustamente – il divieto 'di cedere in locazione o a qualunque altro titolo consentire l'uso di fabbricati o parte di essi ad uso abitativo a un numero di persone che ecceda alla misura del 20% a quello determinato dal decreto ministeriale del 1975', né di 'cedere in locazione o a qualunque altro titolo consentire o effettuare l'uso ad abitazione di fabbricati la cui destinazione d'uso non è quella abitativa', oggi la minoranza si posizionasse contro un regolamento che vede come campo di applicazione proprio il medesimo concetto su cui si reggeva la stessa ordinanza”.

“Purtroppo, ancora una volta, la minoranza, anziché entrare nel merito delle esigenze reali del territorio e prendere atto di ciò che su di esso si verifica, anche in forma non lecita, ha preferito fare della grande filosofia relativamente alla certificazione di agibilità e/o di abitabilità, probabilmente senza aver ben chiara la differenza tra le due cose”, nota. “Ancora più singolare, tuttavia, è stato ascoltare professionisti del settore affermare che, cito testualmente, 'ad Albenga il 50% degli alloggi destinati ad abitazione sono privi del certificato di abitabilità', confondendo quindi l'obbligo di legge post-1967 con quello post-1934, previsto dal testo unico delle leggi sanitarie. Da parte loro, insomma, un invito all'Amministrazione a non preoccuparsi di tutelare chi abita l'alloggio, bensì il proprietario magari privo di scrupoli. Il proprietario attento, rispettoso delle normative, non ha bisogno certo delle attenzioni del gruppo consiliare PD, che ieri si è fatto carico di insistere perché l'Amministrazione soprassedesse al controllo di sovraffollamento negli alloggi, anche in quelli segnalati dai cittadini perché causa di problemi igienico-sanitari per l'intero edificio, oppure dei casi in cui individui disperati occupano locali non abitativi - cantine, garage, ecc. - a scopi abitativi con sovraffollamento. Non riusciamo a comprendere: da una parte la minoranza invoca la legalità, dall'altra parte chiede all'Amministrazione di fingere di non vedere l'illecito”.

“Tutto ciò, tuttavia, non ci stupisce, dal momento che durante la loro Amministrazione, soprattutto nel settore urbanistico, in molti casi – alcuni ancora oggi da risolvere - hanno dimostrato il loro modus operandi, di intervenire contro o a favore a seconda dell'amicizia o inimicizia. Siamo rimasti invece alquanto stupiti da quanto pubblicamente affermato dal Consigliere Simona Vespo, la quale ha avuto l'audacia di denunciare la collocazione, avvenuta anni or sono, di una famiglia negli scantinati dello Stadio Comunale 'Annibale Riva', consapevole che lei, appartenente all'Amministrazione precedente, fu complice di quell'operazione”, conclude il Sindaco Rosy Guarnieri.

c.s.

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