Albenga, il consiglio comunale esce dal Comune ed approda sul social network: Guarnieri vs Maccarone

Che il consiglio comunale di Albenga si sia sciolto, decretando la fine dell’amministrazione Guarnieri è ormai un fatto di storia, recente, ma comunque storico. Ma che la discussione e il dibattito abbiano abbandonato i banchi della sala consigliare e si siano trasferiti armi e bagagli sul social network è un po’ la conseguenza del XXI millennio.

Ieri infatti l’ex primo cittadino ingauno ha pubblicato sul suo profilo una sorta di saluto alla cittadinanza, ufficializzando il lascito di consegne al Commissario prefettizio Dott. Giuseppe Montella e salutando i dipendenti comunali.

Ma la Rosy rimane sempre la pasionaria di un tempo e così tira una potente stoccata ai tre consiglieri di maggioranza che l’hanno abbandonata, Cangialosi, Pollio e Maccarrone.

Le ire dell’ex primo cittadino ingauno si scagliano in particolare contro uno di essi:” Vedere che un consigliere di maggioranza senza un benché minimo imbarazzo dice di voler ridurre l'IRPEF della propria fascia di reddito( da 15.000 a 28.000 € ) e presenta in consiglio un emendamento per ridurla da 0,70 a ,068 ed aumentarla da 0,71. a 0,73 per la fascia successiva ( da 28.000 a 55.000) , sono rimasta scioccata !! Oggi quel signore vuole raccontarci che il suo emendamento ha abbassato l'RPEF alle fascia di basso reddito ( da 0 a 15.000 ). Quel l'azione ha fatto si che il capitolo contributi alle associazioni che collaborano nella organizzazione degli eventi si è ridotto di 10.000€”.

In poche ore il commento ha ricevuto oltre 140 mi piace e più di 150 commenti. Ed è a questo punto che scorrendo la lista ci si accorge che il dibattito del consiglio comunale si è spostato sui social network.  Non si sa se si sia sentito chiamato in causa oppure abbia voluto lui stesso difendersi con lo stesso mezzo tecnologico, ecco comparire la piccata replica dell' ex consigliere di maggioranza Antonino Maccarrone:” Io, posso camminare a testa alta, ed essere fiero di aver contribuito a liberare la città dal più prepotente ed arrogante sindaco che la città abbia mai conosciuto”.

“E' proprio, prosegue l’ex consigliere di maggioranza, per il rispetto dovuto al popolo sovrano, che con raccolta firme, pubbliche manifestazioni, e ampie espressione di tre categorie, degli agricoltori, si è opposto alla costruzione del forno nel cimitero di Leca, che unitamente ad altri dieci consiglieri comunali, sono stato costretto a ricorrere ad uno strumento democratico necessario per evitare il cesarismo”. Non proseguiamo oltre nei commenti, diciamo solo che il dibattito tra i due, con la cittadinanza spettatrice, ed in alcuni casi moderatrice, va avanti da oltre tredici ore, in pieno stile consiglio comunale di Albenga, noto per andare avanti sino a notte inoltrata.