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Attualità | 28 gennaio 2014, 12:45

Agenzia Unica Trasporto, Vesco:"Dopo il no di Savona ed Imperia sistema trasporto a rischio"

L'assessore ai trasporti:"Riforma essenziale per la sua sopravvivenza"

Agenzia Unica Trasporto, Vesco:"Dopo il no di Savona ed Imperia sistema trasporto a rischio"

Illustrare il percorso dell’agenzia regionale del trasporto con le prime linee guida individuate e trovare alleati,  alla luce della recente battuta d’arresto, sulla strada della nascita dell’agenzia  dei trasporti, per la volontà delle  Provincie di Savona e Imperia di rimettere e in discussione tutto il percorso.  E’ quanto si propone  l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco nel corso dell’incontro odierno con i sindacati. Una riunione che doveva servire ad entrare nel merito della costituzione della nuova agenzia, in vista anche del prossimo referendum tra i lavoratori di AMT che dovranno dire la loro sul percorso di risanamento dell’azienda, ma che rischia di incentrarsi totalmente sulle decisioni assunte di recente da Imperia e Savona.

“La battuta d’arresto che si è registrata sulla nascita dell’agenzia regionale dei trasporti – ha spiegato Vesco - è legata ad una presa di posizione imprevista da parte della due Province che rimettono in discussione tutto il percorso, adducendo motivazioni frutto di una discussione passata, così come le accuse nei confronti di Genova e della sua azienda”.

“Si tratta di  una riforma sulla legge del trasporto fondamentale per la sua sopravvivenza – ha aggiunto l’assessore -  a cominciare dal recupero dell’Iva e di risorse aggiuntive, con l’obiettivo di dare stabilità al sistema, ai suoi occupati, agli occupati delle aziende e soprattutto ai diritti e alle aspettative dei cittadini sulla mobilità”. Secondo l’assessore mettere in discussione il percorso, come hanno fatto le Province di Savona e Imperia, significa non poter lasciare le cose invariate,  ma mettere a rischio la stessa sopravvivenza delle aziende e del sistema.

“Non dimentichiamo – ha concluso Vesco – che la stessa RT di Imperia ha aperto da tempo la procedura per 43 licenziamenti, proprio per il passivo costante e pesante di bilancio e quindi non trova alternativa alla riduzione del personale”.

 

 

c.s.

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