Sabato 07 e domenica 08 giugno, a Castelnuovo e a Priero, due appuntamenti con l’arte e la storia

Sabato a Castelnuovo si presenta il libro “S. Maurizio e i martiri tebei”.

Si tratta di una raccolta di contributi che  Massimo Centini, Donatella Donà, Donatella Ventura, Aldo Clerico, Stefano Ponteprino, Giammario Odello e Carmelo Prestipino hanno offerto in merito al tema del martirio della legione tebea rappresentata dagli affreschi della cappella di S. Maurizio.

L’esigenza del materiale informativo contenuto in questo testo è nata all’interno dei gruppo di volontari che la domenica, dalle 15.00 alle 17.00, tengono aperta la cappella per permetterne la visita. Proprio perché lo scorso anno il numero di visitatori è stato incoraggiante, quest’anno volevano poterli accogliere con maggiore competenza.

Il risultato è stato migliore delle aspettative e con particolare soddisfazione viene proposto un testo che va al di là delle sole informazioni relative agli affreschi della cappella di Castelnuovo; fornisce infatti un primo interessante quadro della storia della Legione e della diffusione di questo culto che vede oggi almeno una novantina di santi che vengono associati ai martiri tebei. Fornisce inoltre informazioni storiche sul territorio, sull’iconografia dei santi e sulle altre credenze popolari diffuse in queste terre.

Il libro è stato reso possibile grazie al contributo finanziario della famiglia Canossi che ha messo a disposizione il denaro raccolto dagli amici di Franco al fine di ricordarne la figura con opere legate a Castelnuovo, il paese cui era particolarmente affezionato.

Domenica l’attenzione si sposta su Priero, paese che nel 1456 ha dato i natali a Silvestro Mazzolini, monaco benedettino, teologo e importante inquisitore che morì a Roma, con la carica di Maestro del Sacro Palazzo, nel 1527.

Ne parlerà Massimo Centini, docente di antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare Torino, che, nella sua attività di ricercatore, ha approfondito la biografia del “cacciatore di streghe” all’interno di un periodo storico nel  quale la Chiesa era impegnata a disciplinare le coscienze dei fedeli attraverso l’esaltazione di modelli di devozione e la persecuzione di comportamenti satanici o eretici.

Ma a Priero si conserva anche una reliquia attribuita a S. Candido, anch’egli martire tebeo.

Fu donata al paese ai primi del ‘700 dalla famiglia Turinetti, marchesi di Priero,  ed è conservata nella parrocchiale. Ne racconterà la storia un rappresentante della famiglia, Angelo Turinetti.

La serie di interventi verrà conclusa da Giammario Odello che, a partire dal fondo storico A. Fiore, illustrerà le linee di ricerca del “Progetto Marchesato” e di come la storia del Marchesato di Ceva, di cui Priero faceva parte, stia prendendo forma mettendo insieme frammenti di storia come quelli presentati in questi giorni.