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Agricoltura | 27 giugno 2014, 17:15

Cia Savona chiede ai sindaci l'esonero della TASI per i fabbricati rurali strumentali

Cia Savona chiede ai sindaci l'esonero della TASI per i fabbricati rurali strumentali

 

Il presidente della Confederazione Italiana agricoltori di Savona Mirco Mastroianni ha inviato una lettera a tutti i sindaci della provincia per chiedere l'esonero del pagamento della tassa comunale TASI per i fabbricati rurali strumentali (magazzini, depositi, stalle, fienili ed altri fabbricati legati ad un'attività agricola).

Inoltre, con l’aumento dei tributi locali che prevede l'assoggettamento IMU anche per i terreni agricoli  in zona montana (fino ad oggi sempre esonerati), così come previsto dalla nuova regolamentazione emanata dal Governo con il decreto legge 66 /2014 (D.M. attuativo in preparazione), con questa iniziativa la Cia si impegna a far attenuare il peso della nuova IMU su terreni agricoli montani soprattutto per le imprese agricole attive.

“Ritengo doveroso denunciare il forte disagio degli imprenditori agricoli di fronte al nuovo tributo TASI mosso da finalità diverse, ma che individua quale presupposto il possesso di fabbricati e aree fabbricabili – dichiara il presidente Mastroianni -. Sono fortemente convinto che i fabbricati rurali strumentali non possono e non devono essere considerati come altri fabbricati ad uso produttivo. E’ evidente che la precedente previsione di esclusione da IMU dei fabbricati rurali strumentali, della cui fondatezza il mondo agricolo ha convinto governo e parlamento, rischia di essere surrogata dall’assoggettamento a questa nuova tassa .

A causa della nuova regolamentazione prevista dal governo, inoltre, i terreni agricoli, seppur non soggetti a TASI, perderanno in gran parte l’esenzione IMU prevista a favore dei terreni ubicati in zona montana o zona agricola svantaggiata.

L’insieme di queste misure rischia di compromettere  il futuro di molte aziende agricole che non saranno in grado di sopportare l’aumento delle imposte”.

Per rendere più comprensibili le preoccupazioni del presidente provinciale Cia, il personale tecnico dell'associazione è disposto a programmare alcuni incontri  con gli amministratori ed i funzionari dell’ufficio tributi dei comuni che ne faranno richiesta.

 

 

c.s.

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