A Savona, musiche di Beethoven, Mozart, Martinů, Händel, Halvorsen

Martedì 23 settembre 2014 - ore 21:00Savona, Oratorio di Nostra Signora di Castello Concerto: Incontri d’autore Joaquín Palomares, violino Duccio Beluffi, viola

Musiche di Beethoven, Mozart, Martinů, Händel, Halvorsen

Ingresso gratuito (offerta libera)In questa tappa de “Le vie del Barocco” immaginiamo che la musica permetta il miracolo dell’incontro tra autori che nella vita non poterono fisicamente conoscersi, ma che devono la loro conoscenza alla musica stessa. Incontri come vedremo diversi come quello tra Mozart e Beethoven o tra Haendel e Halvorsen o ancora tra Martinů e Igor’ Stravinskij, Arthur Honegger e gli altri del “Gruppo dei Sei” che, sviluppando un grande interesse verso le idee dei poeti surrealisti, diedero vita al rinnovamento musicale della fine del secolo XIX pur non tralasciando, come nel caso di Martinů, influenze differenti – dalla musica nazionale all’impressionismo francese e al neoclassicismo di Igor’ Stravinskij, dalla vocalità negro-americana al jazz – in uno stile che risulta eclettico, innervato da un forte contrappuntismo di stampo neobarocco e dove “l’incontro” con Mozart fa scaturire la sua qualità migliore data dalla semplicità quasi infantile, non priva di un virtuosismo di grande eleganza.Incontri musicali, dunque, nati sul pentagramma o anche dagli ascolti che generano dei veri colpi di fulmine, amori, per le opere di altri autori, che danno vita alle trascrizioni. Halvorsen è considerato con gratitudine dai musicisti per i suoi arrangiamenti di una Sarabanda e di una Passacaglia (eseguita in questo concerto) di Haendel per violino e viola, trascrizioni che prevedono un notevole virtuosismo ad entrambi i musicisti.Incontri… Già. Ma Mozart e Beethoven si sono mai incontrati? Bella domanda. Anagraficamente sarebbe potuto accadere, Mozart avrebbe potuto effettivamente incontrare il giovane Beethoven con il quale aveva in comune l’essere “bambino prodigio”. Entrambi nati da genitori musicisti, in un clima in cui la musica la si respirava insieme all’aria e la si mangiava insieme al pane, non fu difficile per loro mettere a fuoco le capacità innate e probabilmente ereditate.In quanto all’incontro, bisogna tornare a quando Beethoven prese insegnamenti di organo e composizione dal musicista Gottlob Neefe (giugno 1784). Grazie alle raccomandazioni di questo maestro, Ludwig è chiamato in qualità di organista, alla corte di Maximilian Franz, principe elettore di Colonia, che ben presto si rese conto delle straordinarie capacità del ragazzo, infatti decise di organizzare un viaggio a Vienna, tutto a sue spese, perché voleva che Beethoven potesse completare e rifinire al massimo la sua educazione musicale incontrando un maestro eccelso: Mozart. L’ incontro però non avvenne mai, una triste lettera richiamò Beethoven a Bonn: sua madre infatti era morente. Di questo incontro purtroppo esistono solo documenti incerti che dovrebbero contenere una frase storica detta da Mozart dispiaciuto del mancato incontro: “Non dimenticate questo nome, ne sentirete, parlare”. Più tardi Beethoven studiò a Vienna con Haydn, poi con Albrechtsberger e Salieri. Il fatto di studiare con Haydn fece nascere un altro storico documento, pare sia una lettera scritta da un carissimo amico di Beethoven un certo Waldstein, egli affermò: “ricevete dalle mani di Haydn lo spirito di Mozart”. Dunque potremmo affermare che Mozart e Beethoven in qualche modo si sono incontrati, non fisicamente, ma spiritualmente attraverso un altro grandissimo musicista. Ma immaginate se si fossero incontrati davvero che cosa avrebbero potuto fare… (a cura di M.G. Liberatoscioli)INFO: 010-8603597 - 335-6314095 - info@collegiumpromusica.com