ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
ELEZIONI COMUNE DI GARLENDA
ELEZIONI COMUNE DI ALBISOLA
 / Attualità

Attualità | 26 gennaio 2015, 13:11

Vendita delle acque reflue per irrigare i campi: ipotesi per contenere i costi del depuratore di Borghetto

Questa mattina sopralluogo del Comitato Vivi Borghetto al sito, Bronda:"La regione deve intervenire: il cittadino non può mettere di tasca propria i soldi"

Vendita delle acque reflue per irrigare i campi: ipotesi per contenere i costi del depuratore di Borghetto

 

Il depuratore di Borghetto è un impianto eccellente. Ora, però, è necessario capire quanto la regione vuole spendere per adeguarlo ed allacciarlo al comprensorio ingauno”. A parlare è Andrea Bronda, che questa mattina ha visitato insieme ad alcuni rappresentanti del Comitato Tuteliamo Borghetto e a Marco Melgrati il sito.

Negli scorsi giorni il capogruppo regionale di Forza Italia aveva sollevato una polemica relativa ai costi. In un’intervista a Savonanews il sindaco di Borghetto Giovanni Gandolfo aveva infatti dichiarato che la trasformazione dell’impianto sarebbe costata tra i cinquanta ed i sessanta milioni di euro. “I fondi Europei ,aveva spiegato il primo cittadino, sono finiti e chi pagherà? Saranno i contribuenti nelle bollette. Attualmente si paga 0,80 e si potrebbe arrivare a dover pagare 3,50. Forse questa è un aspetto che a molti non è ancora del tutto chiaro”. Albenga deve fare una condotta primaria, le pompe e le strutture esistenti non potrebbero reggere al carico proveniente dalla città, così come il depuratore, che andrebbe adeguato.

A livello tecnico siamo soddisfatti, sottolinea Bronda. I margini per ingrandire il sito ci sono. La priorità ora è capire quanto vuole investire la regione e capire l’utilizzo finale delle acque depurate che, grazie all’ammodernamento degli impianti, potranno essere vendute, ad esempio, per irrigare i campi”. Una grande possibilità, dunque, di contenere i costi dell’impianto, visto che ad allacciarsi sarà Albenga. Le acque, opportunamente trattate, potrebbero dunque essere utilizzate per bagnare i campi della piana ingauna.

La cosa chiara è che la regione deve intervenire. Il cittadino non può mettere di tasca propria i soldi. I ricavi del trattamento dei reflui oleari e della vendita delle acque di “scarto” potrebbero dunque essere vendute. Siamo soddisfatti della parte tecnica, ma non politica: per questo motivo il 19 febbraio abbiamo organizzato un incontro sul tema aperto a tutta la cittadinanza, maggioranza e minoranza”, conclude Bronda.

 

Cinzia Gatti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium