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Savona | 03 luglio 2015, 16:00

Emissioni navi da crociera a Savona, dall’Autority porto green e banchine. Cuneo (Italia Nostra): "Il paradosso si risolve chiudendo il motore"

Ad intervenire durante i convegno è stato il presidente ligure di Italia Nostra e consigliere comunale di Vado Ligure

Emissioni navi da crociera a Savona, dall’Autority porto green e banchine. Cuneo (Italia Nostra): "Il paradosso si risolve chiudendo il motore"

Emissioni delle navi da crociera, a Savona è dibattito. Questa mattina l’Autorità Portuale ha organizzato un convegno nella Sala della Sibilla al Priamar dal titolo “Grandi navi e tutela ambientale, programmare il futuro” per parlare del tema “per  portare a conoscenza degli addetti ai lavori e dell’opinione pubblica il contributo conoscitivo di diversi esperti sullo stato dell’arte in materia di fornitura elettrica da terra alle navi e di limiti alle emissioni inquinanti”.

Ad intervenire durante i convegno è stato Roberto Cuneo, presidente ligure di Italia Nostra e consigliere comunale di Vado Ligure: “Realizzare l’alimentazione elettrica delle navi da crociera è ormai un problema risolto in diverse porti e quindi è possibile risolverlo anche a Savona  - ha affermato - A Savona c’è un paradosso per il quale da una parte se un camion sosta alla Torretta con il motore acceso sull’Aurelia viene multato, mentre dall’altra parte,  una nave con i motori accesi pari a oltre 1000 camion è autorizzata, pur usando un combustibile più sporco: il paradosso non si risolve con un combustibile più pulito ma solo chiudendo il motore, come fanno gli altri”.

Il presidente di Italia Nostra commenta il convegno: “Le relazioni della prima sessione sono state molto interessanti ed incoraggianti in quanto sono intervenuti rappresentanti di aziende impiantistiche che avevano realizzato diversi impianti del tipo che sarebbe utile a Savona. ABB, Cavotec, Schneider, Siemens con filmati ed immagini hanno dimostrato che il problema è felicemente risolto in molti porti del Nord Europa – afferma - Nella seconda parte invece gli interventi hanno teso a sostenere la difficoltà di soluzione e hanno rappresentato la necessità di ricerche e studi da parte dell’Università di Savona, indicando che l’autorità portuale è orientata a studiare con l’università una soluzione con batterie di accumulo di energie rinnovabili”.

 “Ho anche ricordato che la piattaforma in corso di realizzazione a Vado, pur comportando un investimento di 450 M€ non prevedeva l’alimentazione elettrica e solo un intervento di Italia Nostra in Regione ha fatto sì che la Regione imponesse all’Autorità portuale di attrezzare la banchina con l’alimentazione elettrica. Mi sono rallegrato che l’Autorità portuale abbia finalmente dimostrato una attenzione ai temi ambientali che fino ad ora non aveva mai avuto. Ho espresso il massimo di preoccupazione al pensiero che si intenda risolvere il problema non con le tecnologie ampiamente disponibili ma con batterie che, per le potenze in gioco, sono ancora alla fase di ricerca a livello mondiale. La soluzione c’è già con le tecnologie disponibili. Ho segnalato che la cifra indicata dal Prof. Delfino in 35 M€ di investimento per la elettrificazione dell’area crociere è una valutazione irresponsabile e che sarà bene chiedere offerta a chi fa questi impianti normalmente”.

D.G.

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