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Attualità | 07 ottobre 2015, 15:45

A Ferrania il primo biodigestore anaerobico di tutta la Liguria: proseguono a ritmo serrato i lavori di costruzione

Completato il capannone principali, così come le opere civili e edili legate all'impianto: a partire da giovedì verranno posizionati i vari componenti meccanici e tecnologici, così come quelli della linea gas

A Ferrania il primo biodigestore anaerobico di tutta la Liguria: proseguono a ritmo serrato i lavori di costruzione

Proseguono a ritmo serrato i lavori di costruzione del nuovo biodigestore di Ferrania, a Cairo Montenotte. Nelle scorse settimane è stato completato il capannone principale, che ha un’estensione di circa 1.890 metri quadri, così come le opere civili ed edili legate all’impianto.

“In questo momento, spiega uno degli ingegneri che lavora alla costruzione della struttura, stiamo procedendo alla stesura di tutte le reti acquee relative ai capannoni e di quelle fluide, per gli apparati tecnologici”.

“A partire da domani, giovedì, prosegue il tecnico, verranno posizionati i montanti dei vari componenti meccanici e tecnologici, così come quelli della linea gas che serve il biodigestore”.

Si tratta del primo impianto anaerobico, quindi che funziona senza ossigeno, di tutta la Liguria. All’interno verranno lavorati l’umido e verde, che a seguito di trattamento specifico si trasformano in biogas.

Il processo di funzionamento del biodigestore anaerobico presenta delle grosse peculiarità con quello digestivo dello stomaco umano.  All’interno troverà infatti spazio un bruciatore a combustione interna nel  quale verranno introdotti l’umido e il verde. Dall’incendio di questi residui si produce biogas, costituito al 60% da metano, che fa girare l’asse dell’alternatore e produce quindi energia elettrica. Essendo anaerobico, quindi senza utilizzo di ossigeno,, il processo rimane chiuso all’interno, evitando inutile dispersioni verso l’esterno e massimizzando così la produzione energetica.

Lo scarto che ne deriva viene utilizzato per creare il compost che comunemente viene venduto nei supermercati. Si tratta di un progetto tutto italiano, sia per le imprese che hanno costruito la struttura che la tecnologia usata all’interno.

Cinzia Gatti

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