Fausto Benvenuto candidato sindaco di Savona per Forza Italia. La comunicazione ufficiale è arrivata nel corso dell’ultima assemblea ristretta dei vertici del partito azzurro. “Una scelta, come ci tiene a chiarire lui stesso, fatta in attesa che Biasotti e Toti ufficializzino a metà marzo il candidato ideale”.
Resta comunque il dato oggettivo che sia il primo nome che emerge con ufficialità da destra. A settembre Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia avevano annunciato di voler partecipare unite alle comunali di Savona, replicando su scala locale quanto fatto a livello regionale.
Da dieci anni in politica, si definisce: ”Un riformatore che parte dalla tradizione e guarda ai comparativamente ai modelli transalpini”. Una candidatura, la sua, comunicata ed approvata anche dal “dominus” di Forza Italia a Savona, Angelo Vaccarezza: ”Con lui, evidenzia Benvenuto, ci capiamo al volo: è una persona esperta ed attivissima. Un cavallo di razza come Melgrati”.
Vicepresidente della Commissione sul sociale a Savona, proprio su questi temi punterà la sua campagna elettorale: ”A Savona è necessaria una redistribuzione delle entrate fiscali, che sommano 100 milioni, verso le fasce deboli”.
La destra, sinora mai uscita veramente allo scoperto, nonostante a settembre Angelo Vaccarezza avesse annunciato di presentare ufficialmente entro la fine del 2015 il candidato, ha dimostrato una maggior compattezza rispetto alla sinistra. Uniti, per andare dritti verso l’obiettivo. E Benvenuto non risparmia un giudizio anche sui due candidati alle Primarie del Partito Democratico, Livio Di Tullio e Cristina Battaglia: ”Di Tullio è una protesi della giunta Berruti, mentre la Battaglia deve ancora capire cosa fare da grande”.
Il consigliere forzista dà una stoccata finale "ai traditori", in questo caso al sindaco di Albisola Franco Orsi che, dopo aver militato per anni in Forza Italia ed aver rappresentato anche il partito in senato, ha riconsegnato la tessera e appoggiato apertamente Raffaella Paita alle scorse elezioni: ”Umanamente lo rispetto, ma politicamente considero Orsi un opportunista ed un traditore”. “I vertici sanno che Forza Italia, per essere credibile, non può essere un taxi dal quale si sale e scende a piacimento”, conclude Benvenuto.














