“Ho provato un senso di nausea a vedere la presentazione del libro del figlio di Totò Riina in una trasmissione della tv pubblica”. E’ questo il duro commento di Salvatore Borsellino, intervenuto oggi a Pietra Ligure per ricordare le vittime della strage di via d’Amelio, sulla presentazione a “Porta Porta” del volume “Riina family life”.
“Tutti possono scrivere un libro”, ha proseguito il fratello del magistrato fatto saltare in aria dalla mafia insieme ai suoi agenti della scorta:”Il problema è che Salvo ha presentato il padre Totò, che è una belva umana, come un papà affettuoso. Dice che è andato in tv per difendere la dignità della famiglia”.
“Purtroppo”, continua Salvatore Borsellino, “Vespa non gli ha chiesto di quale dignità volesse parlare. Se di quella di un uomo che ha tenuto il figlio di un collaboratore di giustizia in una caverna appeso con una catena per due anni, per poi strangolarlo e scioglierlo nell’acido”.
“Quello pseudo giornalista gli doveva chiedere se era quella la dignità di cui voleva parlare”, ha concluso Salvatore.