"Io credo che la città di Savona abbia grandi possibilità per far divenire la cultura il proprio strumento per una crescita equilibrata e civile della nostra comunità". Ad intervenire sul tema è Danilo Bruno, candidato nella lista "Savona Bella" a sostegno di Daniela Pongiglione sindaco, che prosegue:"In tale logica bisogna seguire il pensiero di Mazzini,che ha sempre sostenuto il fondamento della nazione proprio sul progresso delle arti e della cultura realizzato nei secoli nel nostro paese. Savona vanta importanti complessi monumentali come il Priamar,Palazzo S.Chiara,opera di uno dei maggiori architetti rinascimentali come Jacopo da Sangallo,gli oratori cittadini con le loro opere barocche ma anche di periodo precedente come il polittico del Foppa a N.Signora di Castello, il Santuario di Nostra Signora di Misericordia,S.Giacomo,la cattedrale e la cappella Sistina.Bisogna poi ricordare la presenza di due papi (Sisto IV e Giulio II), la prigionia di Mazzini,che a Savona ideò la Giovine Italia, la figura di Sandro Pertini nonche’ il fatto che la città è medaglia d’oro della Lotta di liberazione per il coraggioso tributo di sangue pagato per la libertà nel nostro secondo risorgimento nazionale".
"Possiamo ancora ricordare", continua Bruno, "la processione del Venerdì Santo, il suono della campana alle 18 in Piazza Mameli e il lungo corteo di persone,che ogni anno si incamminano nella vallata del Santuario per andare a rendere omaggio alla Patrona della Città nell’ anniversario della apparizione.Voglio poi ancora ricordare il museo archeologico,che vive in stretto contatto con gli scavi del Priamar e che ogni anno si arricchisce di nuovi materiali procedendo secondo un processo di museo in divenire ove è bello tornare poiche’ da una volta all’ altra muta anche il materiale esposto.Si devono poi ricordare la Pinacoteca Civica e i musei Pertini e Cuneo ma qui purtroppo di rilevano le prima deficienze:a) Il museo Pertini-Cuneo vede i propri orari ridotti a un giorno e mezzo di apertura;b) l’ingresso alla Pinacoteca è stato elevato a 10 euro in una logica che vede spese di manutenzione elevatissime e le opere in magazzino,che difficilmente possono essere visibili magari con mostre tematiche mentre nessun collegamento viene fatto fra il museo della ceramica e quello archeologico come se la maiolica savonese fosse apparsa per “intervento divino” ad un certo punto della storia;c) la cella di Mazzini è perennemente o quasi chiusa al pubblico e permettere visite guidate partendo dal museo archeologico? L’Istituto di Studi Liguri,gestore del museo chiese ma il Comune tacque e non rispose;d) il museo di scienze naturali è ordinato ma invisibile o quasi e nessun investimento è pensabile affinche’ esso possa essere visitato magari con mostre tematiche o legate al particolare gusto ottocentesco di donazioni alla propria città,che comunque esprimevano in qualche modo un atto di amore per Savona da parte di chi donava;e) un museo diffuso della Resistenza legato ai rifugi antiaerei e ai luoghi piu’ significativi di Savona a cominciare da luogo dove furono fucilati i martiri della Madonna degli Angeli renderebbe degno omaggio alla storia della città L’ISREC ha pronto un progetto ma vedrà mai la luce?f) Il Santuario attende la riapertura del museo ma soprattutto una adeguata valorizzazione affinche’ cessi di essere un luogo vivo solo il 18 marzo ma diventi un perno della riconquista della memoria storica della città;g) Villa Zanelli vedrà mai la creazione di un percorso Liberty in città e la nascita al proprio interno di un centro di documentazione sul tema?".
"Si potrebbe continuare", prosegue Bruno, "a parlare per ore di cultura del S.Giacomo,di Palazzo S.Chiara,...e della necessità di concreti investimenti perche’ la cultura “fa volare Savona” se mostre e attività culturali vengono promosse e agevolate e non quasi sempre soffocate per rimanere in un “dorato isolamento”,che rischia pure di farci perdere la possibilità di creare a Savona il museo virtuale del Santuario dei Cetacei.Ho espresso alcune idee,che mi vedono in qualche caso anche direttamente attore e che mi hanno spinto a candidarmi come verde all’interno della lista civica ecologista Savona bella logica degli ecologisti e civici,al fine di poter dare un contributo concreto e diretto alla rinascita della nostra città.La “cultura fa volare Savona” se si investe e se si producono idee,discutendole con tutta la città".