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Sanità | 22 maggio 2016, 14:00

La Neurochirurgia del Santa Corona di Pietra, eccellenza e riferimento di tutto il Ponente Ligure

Otto chirurghi, presenti a turno 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, per un totale di 900 interventi effettuati annualmente, su pazienti provenienti da Savona, Cairo, Imperia, Albenga e Bordighera

La Neurochirurgia del Santa Corona di Pietra, eccellenza e riferimento di tutto il Ponente Ligure

Otto chirurghi, presenti a turno 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, per un totale di 900 interventi effettuati annualmente. Sono questi i numeri da record della Neurochirurgia del Santa Corona di Pietra Ligure. Il reparto, oltre a costituire una vera e propria eccellenza, è anche un punto di riferimento non solo per la Provincia di Savona, ma per tutto il Ponente ligure. In Regione esistono solo altre due neurochirurgie, che si trovano al San Martino e al Galliera, più quella specializzata per l’infanzia al Gaslini.

“Nello staff, spiega il direttore di Neurochirurgia e Neurotraumatologia del Santa Corona dott. Valtero Valsania, sono presenti otto medici, che si alternano quotidianamente per garantire una copertura 365 giorni l’anno. I nostri pazienti arrivano dai nosocomi di Savona, Cairo Montenotte, Imperia, Albenga e Bordighera”. Il reparto ha a disposizione 34 posti letto ed è operativo 365 giorni l’anno. Di notte è costantemente garantito il servizio di reperibilità, sia da medici che infermieri. In caso di chiamata entro mezz’ora il personale arriva in ospedale. “Questa velocità  e costante presenza, sottolinea il medico, sono legate proprio ai casi che andiamo a trattare. La prontezza di intervento è infatti determinante nelle operazioni il cervello”.

“L’organo, spiega il direttore, si gonfia se danneggiato. Questo vuol dire che rischia di essere compresso troppo dalla scatola cranica, con un rischio di lesioni maggiori rispetto a quelli che già sono presenti. E’ quindi ovvio che la tempestività sia fondamentale”.

“Il Santa Corona, prosegue il dottore, è trauma center di secondo livello. Una delle “conditio sine qua non” per ottenere e mantenere questo titolo è la presenza del reparto di Neurochirugia, così come della rianimazione”. Ogni anno vengono effettuati tra gli ottocento e novecento interventi: di routine ne vengono fissati quattro o cinque al giorno, più le urgenze dell’ultimo minuto.

Nel reparto sono inoltre presenti le specializzazioni di angiografia e neuroradiologia diagnostica, in quest’ultimo caso connessa via computer con tutti gli altri reparti d’Italia, capace di ottenere in tempo reale le immagini dei pazienti.

Cinzia Gatti

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