L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Savona saluta con favore le nomine dei nuovi vertici dell’ATS Liguria, dell’Azienda Ospedaliera Metropolitana e dei responsabili delle Aree Sanitarie Locali, ufficializzate nella mattinata di oggi.
«Porgiamo le più sentite congratulazioni ai nuovi vertici», si legge nella nota firmata dal presidente Luca Corti, che definisce i professionisti nominati «figure di elevato profilo professionale, dotate di grande competenza ed esperienza nella gestione della sanità».
Un passaggio sul quale l’Ordine sottolinea con particolare forza il legame con il territorio. «Esprimiamo soddisfazione e orgoglio per il fatto che molti di loro abbiano già ricoperto incarichi dirigenziali all’interno della ASL 2 Savonese e che rappresentino il Ponente ligure», un’area che – ricorda l’Ordine – «da tempo è in sofferenza a causa della carenza di personale medico e infermieristico».
Le nomine vengono lette anche come un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dalla sanità savonese nel suo complesso. «Si tratta di un importante riconoscimento del lavoro svolto da tutto il personale sanitario della ASL 2 Liguria», sottolinea Corti, ricordando come, «nonostante le notevoli difficoltà che interessano il sistema sanitario nazionale», l’azienda sia riuscita a «raggiungere le migliori performance a livello regionale».
Da qui il ringraziamento esteso a tutte le professionalità coinvolte. «Il nostro grazie va non solo ai professionisti nominati, ma a tutti i medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi e tecnici» che hanno contribuito a questo risultato, definito «significativo» dall’Ordine.
Nel documento si parla apertamente di una «vera e propria rivoluzione gestionale della sanità ligure», che investe «il governo complessivo del sistema sanitario». Sulla scelta di istituire un’ATS unica al posto delle cinque ASL, tuttavia, l’Ordine mantiene un approccio prudente: «Non è ancora possibile stabilire se rappresenti un reale passo avanti: sarà il tempo a dirlo». Allo stesso tempo, viene ribadito che «i presupposti per lavorare bene ci sono».
Il cambiamento arriva in una fase delicata per la sanità territoriale, segnata dalla riforma introdotta con il DM 77/2022 e dall’attuazione degli interventi finanziati dal PNRR. «Siamo in un momento di profonda transizione», osserva Corti, ricordando che «a breve, almeno per quanto riguarda la nostra provincia, saranno operative le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità», con i lavori strutturali «in fase di completamento».
Secondo l’Ordine, la riforma potrà produrre effetti concreti «se pienamente attuata» e «grazie alla collaborazione tra il personale delle ASL e quello convenzionato», che comprende «medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali e pediatri di libera scelta, infermieri, personale amministrativo e specialisti». Un lavoro di squadra che, viene sottolineato, «potrà contribuire in modo significativo al miglioramento del servizio sanitario regionale».
Infine, l’Ordine conferma il proprio ruolo di raccordo con le istituzioni. «Riconfermando il nostro ruolo di tramite con le istituzioni regionali, invitiamo i colleghi a segnalare difficoltà o suggerimenti propositivi derivanti dal nuovo assetto organizzativo», si legge nella nota. I contributi raccolti «saranno portati all’attenzione della Regione».
In chiusura, il presidente Corti rivolge «i più sinceri auguri per le festività natalizie e per un prospero 2026» a giornalisti, cittadini e a tutto il personale sanitario.














