Caso GSL: Cangiano riferisce "La Viale garantisce risposte entro 10 giorni" Sindaci uniti, "Non accettiamo tale termine, vogliamo risposte immediate"

Sindaci, amministratori e lavoratori uniti oggi presso il reparto Gsl dell'Ospedale di Albenga con una sola richiesta: "Vogliamo delle risposte da parte della Regione sul futuro del reparto, quello dei 53 lavoratori e dell'Intero Ospedale di Albenga".

Accantonate per un po' le appartenenze ed i colori politi oggi il "grido" che si è levato è quello della delusione e della protesta dei lavoratori che da troppo tempo vivono nel "Deserto dei Tartari" in attesa di una risposta che non arriva mai.

A riferire le parole dell'assessore Regionale Sonia Viale il sindaco Giorgio Cangiano "La Viale mi ha chiamato e mi ha detto che delle risposte arriveranno tra 10 giorni."

Un tempo troppo lungo, però, per chi ha aspettato mesi ed ha visto passare già una proroga, ma che da mesi, nonostante le richieste di incontro non ha ancora avuto risposte.

Afferma DAbove (CGIL) "I 10 giorni chiesti sono troppi per noi, andremo in Consiglio REgionale, speriamo seguiti da tutti i sindaci del territorio che oggi sono qui presenti, per ottenere le risposte che ci servono"

Risposte indispensabili come spiegano i medici, gli infermieri e anche i rappresentanti dell'azienda GSL per poter fare programmazione e per poter garantire l'operatività di un reparto che è indiscutibilmente un'eccellenza, ma che per poter funzionare ha bisogno di sapere ceh cosa accadrà il 31 luglio 2016.

Afferma a sostegno di quanto rappresentato da lavoratori e da molti sindaci del territorio anche Rosy Guarnieri ex sindaco di albenga ed attualmente consigliere di minoranza "Le risposte che ci potranno dare tra 10 giorni, in un tema come questo, credo che siano ben chiare già da ora agli organi competenti. Quando si tratta di tutela di territorio e dei lavoratori non guardo in faccia nessuno e, per questo, credo che le risposte debbano arrivare immediatamente. Vogliamo garanzie per il reparto e per la tutela dei lavoratori, garanzie che l'eventuale ipotesi del trasferimento di un reparto di sanità pubblica non garantirebbe, infatti i lavoratori che sono oggi al Gsl non verrebbero tutelati".

Dal canto suo l'azienda si presenta ancora disponibile a sospendere eventualmente la procedura di messa in liquidazione dell'azienda e a garantire una ulteriore proroga che però, come rappresenta anche la Guarnieri non dovrebbe essere di qualche mese, ma dovrebbe essere una proroga fino all'espletamento delle procedure di gara di un eventuale nuovo bando europeo.

Le strade sono ancora incerte, dunque per il futuro dell'Ospedale ma il documento condiviso firmato stasera dai sindaci rappresenta la volontà unitaria di non voler perdere il reparto, voler tutelare l'Ospedale già fortemente depotenziato e di volerlo fare in tempi brevissimi, ben inferiori ai 10 giorni richiesti dall'Assessore alla sanità