“La maggioranza sceglie di affossare l’agenzia regionale per il trasporto e il bacino unico regionale, un modello che avrebbe garantito consistenti risparmi di scala e risparmi fiscali altrettanto significativi; il centrodestra è invece a favore di una parcellizzazione dei bacini di trasporto che non solo è antieconomica, ma che anzi rischia di peggiorare i livelli occupazionali e soprattutto il servizio all’utenza. Tutto in ossequio a un’azione promossa dai gestori del trasporto pubblico in Liguria (aziende dapprima favorevoli al bacino unico), che partita dal TAR è approdata alla Corte Costituzionale ed è ancora in attesa di definizione. Come avevamo già detto in commissione, le aziende impugnano le “questioni tecniche” e sparano col bazooka su lavoratori e utenti, scaricando su di loro inadempienze e inefficienze conclamate" Lo dichiara il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, durante la discussione sulle modifiche alla L.r. 33/2013 “Riforma del sistema del trasporto pubblico locale e regionale”, da approvare quest’oggi in consiglio regionale.
"E’ vergognoso che si impedisca ai lavoratori del T.P.L. di portare il loro contributo. Questa non è democrazia. Dopo aver ripetutamente richiesto che, come previsto dal regolamento, fosse consentito accesso ai lavoratori all’interno dell’aula consiliare oltre che alle oo.ss, il consigliere di Rete a Sinistra decide di abbandonare l’aula".
"Una scelta inadeguata e sbagliata dal punto di vista democratico, che rischia di essere foriera di future tensioni sociali. Il duo Toti/Bruzzone scelgono la strada di un non-confronto, in uno schema discutibile anche dal punto di vista delle normali relazioni istituzione cittadinanza. Dicono no ad un confronto di idee e di merito e si trincerano soltanto dietro il valore numerico di una maggioranza che governa 16 contro 15" conclude Pastorino.














