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Politica | 29 luglio 2016, 15:15

Trasporto Pubblico Locale, Pastorino: "Non si vuole discutere con i lavoratori, Rete a Sinistra abbandona l’aula"

"Il duo Toti/Bruzzone scelgono la strada di un non-confronto, in uno schema discutibile anche dal punto di vista delle normali relazioni istituzione cittadinanza"

Trasporto Pubblico Locale, Pastorino: "Non si vuole discutere con i lavoratori, Rete a Sinistra abbandona l’aula"

 

“La maggioranza sceglie di affossare l’agenzia regionale per il trasporto e il bacino unico regionale, un modello che avrebbe garantito consistenti risparmi di scala e risparmi fiscali altrettanto significativi; il centrodestra è invece a favore di una parcellizzazione dei bacini di trasporto che non solo è antieconomica, ma che anzi rischia di peggiorare i livelli occupazionali e soprattutto il servizio all’utenza. Tutto in ossequio a un’azione promossa dai gestori del trasporto pubblico in Liguria (aziende dapprima favorevoli al bacino unico), che partita dal TAR è approdata alla Corte Costituzionale ed è ancora in attesa di definizione. Come avevamo già detto in commissione, le aziende impugnano le “questioni tecniche” e sparano col bazooka su lavoratori e utenti, scaricando su di loro inadempienze e inefficienze conclamate" Lo dichiara il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, durante la discussione sulle modifiche alla L.r. 33/2013 “Riforma del sistema del trasporto pubblico locale e regionale”,  da approvare quest’oggi in consiglio regionale.

"E’ vergognoso che si impedisca ai lavoratori del T.P.L. di portare il loro contributo. Questa non è democrazia. Dopo aver ripetutamente richiesto che, come previsto dal regolamento, fosse consentito accesso ai lavoratori all’interno dell’aula consiliare oltre che alle oo.ss, il consigliere di Rete a Sinistra decide di abbandonare l’aula".

"Una scelta inadeguata e sbagliata dal punto di vista democratico, che rischia di essere foriera di future tensioni sociali. Il duo Toti/Bruzzone scelgono la strada di un non-confronto, in uno schema discutibile anche dal punto di vista delle normali relazioni istituzione cittadinanza. Dicono no ad un confronto di idee e di merito e si trincerano soltanto dietro il valore numerico di una maggioranza che governa 16 contro 15" conclude Pastorino. 

c.s.

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