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Politica | 22 novembre 2016, 08:30

Spostamento del seggio di Castagnabuona, la Società di Mutuo Soccorso precisa: "Nessuna polemica con il Comune di Varazze"

Si tratta solo una questione che riguarda scelte politiche della giunta comunale

Spostamento del seggio di Castagnabuona, la Società di Mutuo Soccorso precisa: "Nessuna polemica con il Comune di Varazze"

"Molti giornalisti, locali e non, ci contattano e ci stanno tempestando di telefonate e di richieste di chiarimento in merito ai recenti e numerosi comunicati stampa del Sindaco e dell’amministrazione comunale riguardanti la collocazione del seggio n. 6 di Castagnabuona. Il consiglio di amministrazione del sodalizio, per ora, non ha potuto fare altro che scegliere di astenersi dall’esprimere giudizio e valutazioni su quelle che sembrano solo palesi questioni di indirizzo e scelta politica della giunta, a cui sono seguite iniziative di partiti e delle opposizioni che siedono in consiglio comunale. La nostra società di mutuo soccorso si occupa d’altro" commenta Angelo Fazio, presidente Società di Mutuo Soccorso di Castagnabuona.

"Tuttavia, trovandoci sempre di più alla ribalta delle testate giornalistiche savonesi, abbiamo ritenuto fosse necessario elencare e documentare i fatti, limitandoci a questo, pur restando dell’avviso che il sodalizio di Castagnabuona non deve chiarire proprio nulla ma, semmai ed a tempo debito, ha il dovere di informare, come sempre, i soci e tutti i concittadini della frazione, che nel 2012, firmarono una petizione per riportare il seggio nella frazione, dato che era stato dislocato nelle scuole elementari di Varazze (Via Calcagno) e, con la collaborazione e la disponibilità dell’amministrazione comunale, riuscì a garantire la ricollocazione del seggio nel cuore della frazione. Veniamo quindi ai fatti. Fin dagli anni ottanta, il comune di Varazze, in occasione di elezioni e/o referendum, invia formale istanza, ben prima dell’insediamento del seggio, alla Società di Mutuo Soccorso di Castagnabuona, dove si insedia la sezione n. 6 da oltre trent’anni".

"Anche quest’anno è stata seguita la stessa prassi, all’inizio del mese di novembre u.s., con le lettere che allego. Anche quest’anno il consiglio di amministrazione del nostro sodalizio, così come sempre accaduto, ha, ovviamente, consentito l’uso dei locali della sede sociale di Via alla Croce n. 15, al fine di garantire il diritto di voto a tutti creando il minor disagio possibile e, quindi, consentendo di votare vicino alla propria abitazione. Ad aprile, così come subito dopo la domanda pervenuta a novembre, si è provveduto ad inviare al comune una nota con la quale è stata confermata la disponibilità dei locali e, per evitare inconvenienti di percorso, la nota di novembre è identica a quelle di aprile. Siccome la data dell’attuale referendum è fissata per il 4 dicembre p.v., sono stati richiesti 50 euro (cinquanta/00 euro) a titolo di rimborso per le spese di riscaldamento dei tre locali (salone seggio, attigua saletta/foresteria per le forze dell’ordine e servizio igienico sanitario) durante il periodo di allestimento, sistemazione, insediamento seggio, presidio forze dell’ordine, consultazione referendaria, spoglio, smontaggio, pulizia dei locali e ripristino degli arredi".

"Il rimborso delle sole spese (energia elettrica, acqua calda e fredda, impianto di illuminazione esterna, pulizia ante insediamento e pulizia e disinfezione post consultazione, montaggio del dispegno esterno in legno e successivo rimontaggio, a cui ha sempre fatto fronte il sodalizio) è stato quindi quantificato come segue: il solito importo, pari 250 euro, a cui sono stati sommati i 50 euro per il riscaldamento. Non vi è nessuna attinenza, quindi, con i lavori e adeguamenti pregressi e con l’interruzione e la chiusura, per cinque giorni, del sodalizio e lo stop delle attività riservate ai soci. Così come precisato nella nota di aprile, anche in occasione della concessione dei locali per il prossimo referendum di dicembre, il consiglio di amministrazione ha ritenuto opportuno richiedere la possibilità di presenziare e assistere alle operazione di sgombero dei locali in quanto, in occasione di due precedenti e recenti consultazioni elettorali, sono stati arrecati lievi danni a suppellettili e attrezzature, sicuramente scongiurabili con la solo presenza, per un paio d’ore, di un nostro socio a ciò incaricato. Tutto qui".

"Cosa intendesse comunicare il Sindaco affermando che “La nota trasmessa dalla Società di mutuo Soccorso di Castagnabuona in riscontro alla richiesta per la disponibilità dei locali poneva condizioni preliminari che questo Comune non avrebbe potuto garantire e nel contempo lamentava pregressi danni subiti nei trascorsi utilizzi” non è per ora noto. Qualche giorno dopo, il comune ha inviato una seconda lettera dove informa il sodalizio che la giunta comunale, con delibera n. 225 del 10/11/2016 (sconosciuta, in quel momento, a chi scrive, in quanto non trasmessa, né allegata e non pubblicata sull’albo pretorio del comune), avrebbe deciso che, già a far data dal referendum del 4 dicembre 2016 e per tutte le altre consultazioni elettorali che seguiranno in futuro, il seggio n. 6 sarà spostato altrove. Ne è seguita una urgente riunione del consiglio, che non ha potuto far altro che prendere atto della decisione della giunta comunale che, pare, voglia collocare il seggio presso i locali annessi al Santuario di N.S. della Croce" conclude il Presidente Angelo Fazio. 

c.s.

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