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Eventi | 17 luglio 2017, 10:30

A Finalborgo la mostra intitolata "Memorie#Estasi"

Dal 22 luglio al 13 agosto presso il complesso dei Chiostri di S. Caterina

A Finalborgo la mostra intitolata "Memorie#Estasi"

Presso il complesso dei Chiostri di S. Caterina in Finalborgo dal 22 luglio al 13 agosto 2017, il Trust Floridi Doria Pamphilj si fa promotore di una mostra intitolata “MEMORIE#ESTASI” che unisce l’arte sacra a quella laica, che crea un ponte tra passato e presente ovvero tra manifestazioni artistiche realizzate tramite tecniche consolidate e nuove forme d’espressione contemporanea. 

Il concerto d'inaugurazione dell'esposizione ha luogo alle ore 18,30 di sabato 22 luglio con il Soprano Nana Onishi; Piano: Enrico Grillotti; Musiche di: Verdi, Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini. Il programma prevede le seguenti arie: Bellini - Vaga luna che inargenti; Il fervido desiderio; Verdi - Come in quest'ora bruna (Simon Boccanegra); Mercè, dilette amiche (I vespri siciliani); Canzone del salice , Ave Maria (Otello) Puccini - Vissi d'arte, vissi d'amore (Tosca). A cura del Trust Doria Floridi Pamphilj. Ingresso libero.

Lo scopo di le commistione proposta dalla mostra tra sacro e profano, tra antico e contemporaneo, è la libertà di espressione e la condivisione di valori universalmente riconosciuti. Estasi è un momento in cui ci si abbandona completamente alle emozioni, come testimoniano i volti delle 4 sante riprodotte nelle tele esposte che non fanno nulla per nascondere la loro estasi per la visione divina.

Le tele che riproducono le sante sono tutte provenienti dalle collezioni private della famiglia e sono nello specifico: 

Santa Francesca Romana: ha speso la sua vita per assistere gli infermi nella città di Roma nel quartiere Trastevere, la vita della Santa si è spesso intrecciata con le famiglie Doria e Pamphilj; 

Santa Luisa di Marillac: ha fondato la Compagnia delle Figlie della Carità, ordine che a duecento anni dalla sua fondazione viene chiamato dal Principe Filippo Andrea V Doria Pamphilj a gestire la rifondazione dell’Ospedale di Santa Francesca Romana nella villa di proprietà della famiglia Doria Pamphilj a Trastevere; 

Santa Veronica Giuliani: il cui culto è un’eredità che i Doria ricevono in dono dai Pamphilj, originari di Gubbio; 

Sainte Jeanne Francoise Frèmyont de Chantal: la presenza del ritratto della Santa francese nella collezione Doria Pamphilj è riconducibile al suo legame con San Vincenzo de Paoli. 

Il filo rosso che unisce le 4 sante è il cuore, che da semplice muscolo si trasforma in catalizzatore di emozioni. Il percorso espositivo rimane in perfetto equilibrio sulla sottile linea che divide l’estasi mistica dall’estasi artistica. Il Trust Floridi Doria Pamphilj si fa promotore di tale evento in quanto custode di una storia centenaria attivamente scritta per mano delle famiglie Doria e Pamphilj, le cui vicende sono connesse indissolubilmente, nei luoghi e nelle vicende, alla vita delle sante raffigurate che hanno donato la loro vita agli altri. Le tele sono riproduzioni dagli originali posseduti dalla famiglia tra Roma e Genova. Da questo excursus storico si approda ai giorni nostri, il Trust Floridi Doria Pamphilj intende continuare l’operato che lega la propria famiglia a tematiche artistiche, attraverso forme d’arte contemporanea.

L’installazione dell’artista Paola Romoli Venturi è l’espressione contemporanea della tematica dell’estasi, l’opera è stata donata al Trust che si fa carico di diffonderne la poetica arricchendola con la storia di cui è custode. L’opera verrà esposta nelle residenze private all’interno dei palazzi di proprietà di Roma e Genova, per approdare definitivamente nella cappella Floridi presso il Rifugio montano di Campocatino a Guarcino, Frosinone; residenza moderna della famiglia a 1800 metri di altitudine le cui architetture, fortemente simboliche, aprono le porte ad artisti offrendo loro una vetrina unica per esporre le proprie opere.

L’allestimento ha anche l’intento di fare da testimone al legame con le vicende storiche ed artistiche legate al periodo rinascimentale, che hanno riguardato da vicino la famiglia Doria Pamphilj. La presenza della copia perfetta della pala d’altare del pittore Ludovico Brea, a corredo di quanto sopra esposto, si spiega poiché a commissionare l’originale fu Francesca Doria Grimaldi, che nel suo testamento del 15 ottobre del 1515 espressamente ordinò di destinare 25 scudi al pittore Ludovico Brea affinchè la realizzasse.  

Il progetto culturale promosso dal Trust Floridi Doria Pamphilj intende ripercorrere le tappe storiche liguri dove le vicende della famiglia Doria hanno affondato le proprie radici nel corso dei secoli, visitando le città nelle quali sono rimaste spesso testimonianze tangibili del passaggio Doria. 

Una replica della mostra ai Chiostri si svolgerà dal 22 al 27 agosto presso l’auditorium del Complesso di Santa Caterina, nel quae sarà allestita una mostra con riproduzioni ad altissima definizione da quadri originali appartenenti alla famiglia e custoditi nelle proprie collezioni private nei palazzi rinascimentali di Roma e Genova. In occasione dell’inaugurazione della mostra si terrà una conferenza presso l’auditorium alla presenza dei rappresentanti del Centro Storico del Finale e dei componenti della famiglia Floridi Doria Pamphilj, l’obiettivo è divulgare la storia dei finalesi ai finalesi stessi.

Si parlerà degli eventi storici che hanno accompagnato la città allo scenario attuale, eventi che hanno considerevolmente contribuito alla costruzione delle bellezze del tipico borgo ligure di Finale. 

Le opere esposte sono suddivise per famiglia: 

Doria: Giovanni Andrea I di Alessandro Vaiani, Andrea II, Giannettino attribuito al Bronzino, Andrea Doria di Sebastiano del Piombo, Polittico di Santa Devota, custodito presso la chiesa di Sant’Antonio Abate presso Dolceacqua realizzato da Ludovico Brea; 

Pamphilj: Fuga in Egitto, Maddalena di Caravaggio; Salomè con la testa del Battista di Tiziano; Allegorie aria, acqua, terra, fuoco di Jan Brueghel; Ritratto di Papa Innocenzo X di Velasquez; 

Floridi: Madonna tra i Santi Amazio e Florido di Pietro Donini; Polittico di Sant’Eutizio, San Benedetto e San Fiorenzo di Nicola da Siena. 

c.s.

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