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| 23 ottobre 2018, 13:41

Traverso, Siap: "Con la Polizia di Frontiera siamo alle comiche. Oltre allo spreco"

Il sindacato di polizia denuncia sia la mancanza di personale, sia lo spreco per l'occupazione del Wtc, costata 6 milioni di euro, per mettere una postazione della Polizia di Frontiera. E intanto parte anche una diffida

Traverso, Siap: "Con la Polizia di Frontiera siamo alle comiche. Oltre allo spreco"

“Polizia di Frontiera: siamo alle comiche!".

Come sempre Roberto Traverso, segretario provinciale Siap, le cose non le manda a dire, anzi, parla chiaro e senza troppi giri di parole va al punto: “Una dirigenza allo sbando, strumentalizza i rapporti sindacali per cercare di rattoppare carenza di risorse e paurosi vuoti di uno staff dirigenziale che il dirigente non è mai riuscito a colmare, trovandosi ormai ‘solo al comando’ tra un viaggio e l’altro in Europa e Italia. Un dirigente che, prima chiede disperatamente gli orari in deroga, concordando con il Siap e la maggioranza dei sindacati di prorogare i vecchi orari in attesa di chiarimenti, ma appena può ‘finge’ d’impaurirsi delle ‘ridicole’ minacce di un sindacato che non conosce l’accordo nazionale quadro, e torna ad applicare gli orari di 10 anni fa!”.

Insomma, il sindacato di Polizia torna alla carica – anche se il nome del dirigente ancora non vuole farlo pubblicamente - agguerrito più che mai, soprattutto per quanto riguarda gli agenti di frontiera: pochi e dislocati in sedi non del tutto adeguate. Infatti, nonostante quanto affermato recentemente, anche dal Governo, riguardo all’arrivo di rinforzi, la Polizia di Frontiera sembra, al momento e in futuro prossimo, essere esclusa: “Alla fine del duecentesimo corso, il 27 ottobre, ci sarà l’assegnazione degli allievi il 27 ottobre, e a Dicembre terminerà anche il corso successivo, eppure noi non avremo alcun incremento, anche se il dirigente aveva promesso un rafforzamento, dicendo anche che questo Governo punta molto sulle frontiere. Ma le parole stanno a zero, come i rinforzi”.

E di ulteriori agenti ce ne sarebbe assoluto bisogno, considerando quello che è il numero dei passeggeri che si imbarcano e sbarcano nel porto di Genova da navi provenienti da Paesi extra Schengen. Infatti nei momenti di maggior afflusso si contano anche 3000 passeggeri per Tunisi e 2500 per Tangeri, con picchi, in estate, di 8000 persone che si imbarcano solo per il Marocco. La media è di circa 1000 passeggeri a nave. Rispetto ai diversi ponti di sbarco, 2 sono destinati ai traghetti extra Schengen, con 4 postazioni di Polizia di Frontiera. “Dovrebbero essere almeno 6 e manca il personale di prima e seconda linea – prosegue Traverso - Sono circa 160 gli agenti impiegati, ampiamente sotto organico rispetto alle esigenze. Ci vorrebbero almeno 20 unità in più, perché quando ci sono gli imbarchi extra Schengen, il problema è il controllo, che va fatto in modo attento e senza eccezioni. Quindi sbarchi da 3 mila persone con personale limitato, e con Stazioni Marittime che non ci mette nelle condizioni di poter lavorare adeguatamente, con gabbiotti vecchi, mette a rischio un porto come il nostro, che è già a rischio di per sé”.

Inoltre, Traverso vuol ritorna su uno spreco, di cui si è già parlato circa due anni fa, ma che non vuole si dimentichi. Anche perché l’inaugurazione ufficiale, in realtà, non è ancora stata fatta. Si tratta di una delle sedi della Polizia di Frontiera di Genova. Infatti in totale sono quattro: una si trova in aeroporto, l’altra nella Stazione Marittima, una nel porto di Voltri e la quarta al decimo piano del Wtc. Quindi in un grattacielo, dove ogni giorno entrano ed escono altre persone, e soprattutto costato ben 6 milioni di euro. “Intanto che cosa ci faccia la Polizia di Frontiera lì, lontano dal porto, e in uffici di quel genere, non si capisce. L’operazione è stata pagata per metà con fondi europei e per metà dal Ministero degli Interni”. Dal punto di vista logistico, quindi, si tratta di un luogo inadatto, promiscuo e poco sicuro per i civili: “E’ un rischio portare le persone fermate e ammanettate in ascensori su cui salgono anche altre persone. E non ha senso avere un intero piano del palazzo, occupato da 40 persone, quando invece avremmo bisogno di ristrutturare i locali fatiscenti della Questura. E’ uno spreco”.

Si tratta, per questi agenti, di un lavoro complesso, “che viene sottovalutato pesantemente dal dipartimento – continua - Abbiamo lottato per ottenere alcune risorse in più per la Questura e la Stradale, ma per la Frontiera non arriva nulla”. Tanto che, dopo i tavoli di negoziazione tenutisi nelle scorse settimane relativamente agli orari di lavoro in deroga del personale, il Siap ha deciso di diffidare il Dirigente dell’Ufficio Scali Marittimo e Aereo.

Medea Garrone

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