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Attualità | 18 febbraio 2019, 07:34

Aree Protette Savonesi, i Verdi: "Volano anche per il turismo, ma la Regione non le tutela"

Castellazzi: "Forza Italia e Lega della Liguria sono solidali in Regione, come nel Finalese, nell'ignorare l'appello di circa 3000 cittadini che chiedono a gran voce, insieme a WWF e albergatori, di mantenere le Aree Protette Savonesi e non abrogare la legge istituiva del Parco Naturale del Finalese."

Aree Protette Savonesi, i Verdi: "Volano anche per il turismo, ma la Regione non le tutela"

I Verdi savonesi ed il loro portavoce Gabriello Castellazzi rispondono prontamente all'Assessore Regionale Stefano Mai sul tema Aree protette e Parchi Regionali.

Affermano: "Forza Italia e Lega della Liguria sono solidali  in Regione, come nel Finalese, nell'ignorare l'appello di circa 3000 cittadini che chiedono a gran voce, insieme a WWF e albergatori, di mantenere le Aree Protette Savonesi e non abrogare la legge istituiva del Parco Naturale del Finalese."

Continuano rivolti a Stefano Mai: "L'Assessore Regionale all' “Agricoltura e allo Sviluppo dell' Entroterra” Stefano Mai ritiene sia necessario negare oggi il “Parco del Finalese”, ma che “ questo non implica l'impossibilità di costituire il Parco in futuro”. Ritiene inoltre che la soppressione delle 42 Aree  Protette savonesi sia necessaria perchè “queste non hanno mai funzionato e sono rimaste semplici previsioni del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico)”. Ognuno può valutare la logica di tali ragionamenti che approderanno tra qualche giorno in Consiglio Regionale."

Come sottolineato a rimanere fuori dalle aree protette ed in particolare dal parco del Beigua, ad esempio, il comune di Urbe. Spiegano i Verdi: "Viene anche respinta dalla Regione, senza una spiegazione credibile, la saggia richiesta del Consiglio Comunale di Urbe di entrare a far parte del Parco del Beigua. Anche a livello Finalese, Forza Italia e Lega ritengono il Parco Naturale “una inutile teca in quanto esisterebbero altri strumenti sostitutivi come quelli usati in Regione Toscana”".

Offerto lo spunto, Castellazzi guarda anche fuori regione ed in particolare alle realtà presenti intorno alla Liguria: "E questo è molto strano perchè da una breve indagine si può facilmente rilevare come in Regione Toscana esistano, perfettamente funzionanti ben 59 tra Parchi e Aree Protette, su un territorio di 230.000 ettari (escluse le aree marine), circa il 10% dell'intera superfice regionale. Beni preziosi che la stessa Toscana  dichiara “patrimonio verde di ricchezze naturalistiche e di biodiversità  che attraggono un numero sempre maggiore di visitatori per una valorizzazione del territorio  nell'ambito di uno sviluppo sostenibile”.

In Regione Lombardia addirittura  il 23% della superfice è compresa in 24 Parchi Regionali e 66 Riserve Naturali che per i lombardi rappresentano “un patrimonio inestimabile di ricchezze naturali, storiche e culturali".

Sulla Liguria precisa: "La Regione Liguria  pur avendo una grande superfice di boschi, possiede solo il 12% del territorio compreso tra  9 Parchi Naturali Regionali, 1 Parco Nazionale  e 6 Riserve Naturali. Nonostante questo la Giunta Toti vuole ancora ridurre le Aree Protette. Il vicino Parco del Beigua, su di un territorio simile al Finalese per  caratteristiche sociali ed economiche, ha ricevuto recentemente 450.000 Euro nell'ambito della misura 8.5 del Piano di Sviluppo Rurale  per interventi in silvicoltura, adeguamento di strade e sentieri, ecc.. Cifra che si somma ai 446.000 Euro della Regione. Tutti finanziamenti che riceve  in quanto Parco. L'Ente coordina le attività turistiche-culturali di 12 Comuni, gestisce 400 km di sentieri e tutte le attività outdoor, “provvede alla gestione dell'Area Naturale Protetta attraverso l'adozione e l'attuazione dello Statuto e degli strumenti di pianificazione-programmazione previsti dalla normativa ; interviene per la tutela attiva del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico favorendo contestualmente un coerente sviluppo sociale ed economico del territorio e delle comunità interessate, opera per la diffusione della conoscenza delle risorse ambientali e storico-culturali promuovendone ed organizzandone la fruizione a fini didattici e scientifici e persegue la loro valorizzazione a fini ricreativi, turistici e produttivi”."

La questione, come viene sottolineato, non è solo ambientale, ma ha (o potrebbe avere) degli importanti risvolti anche dal punto di vista turistico. "Nel savonese le Associazioni degli Albergatori, i Tour operator e tante Amministrazioni comunali denunciano, inascoltate, un preoccupante livello di crisi occupazionale. I Verdi ritengono che per il bene della nostra provincia e per il futuro dei nostri giovani le Aree Protette e i Parchi siano da potenziare, non da ridurre." conclude ilo portavoce dei Verdi della provincia di Savona Gabriello Castellazzi.

Redazione

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