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Attualità | 27 marzo 2019, 11:33

Edilizia, ANCE Savona: "Presente debole e futuro incerto"

Ieri è stato presentato il consueto Rapporto Congiunturale provinciale dell’Edilizia

Edilizia, ANCE Savona: "Presente debole e futuro incerto"

 

In occasione dell’Assemblea per il rinnovo triennale delle cariche di ANCE Savona, è stato presentato ieri presso la sede dell’Unione Industriali il consueto Rapporto Congiunturale provinciale dell’Edilizia.

Il Presidente rieletto, Arch. Alberto Formento, ha illustrato lo stato del settore che, nel 2018 ha visto ulteriormente ridimensionato il trend negativo che ormai da qualche anno distingue un comparto che un tempo veniva definito ‘trainante’ per l’intera economia.

“Le tiepide aspettative espresse lo scorso anno in occasione del rinnovo della Legislatura, si sono rapidamente trasformate in delusione – dichiara Formento. In dieci anni il settore si è dimezzato, mentre nel 2018 diminuiscono ulteriormente le Imprese (-3,2%), i Lavoratori (-4,4%) e le ore lavorate (-1,4%).”

Anche per il 2019 si prevede un rallentamento del settore, con un calo stimato nella nostra provincia di un ulteriore -2%.

"E’ la conseguenza – prosegue Formento – delle politiche sbagliate degli ultimi anni, che perdurano tuttora: le barriere burocratiche che scoraggiano gli investitori italiani e stranieri, le politiche infrastrutturali, in un Paese che arretra sempre più, e le politiche del lavoro, in un settore che perde più degli altri. Abbiamo assistito con sgomento al parto travagliato di una Legge Finanziaria fondata in larga prevalenza sull’assistenzialismo, relegando a misure residuali le attenzioni all’Economia che produce, che dà occupazione, che favorisce la ripresa, che sostiene la crescita". 

"In particolare, i tanto celebrati interventi legislativi sul reddito di cittadinanza e prepensionamenti, vanno nella direzione opposta, e la crescita dell’1% dichiarata dal Governo sta dirigendosi verso lo zero. In un Sistema convincente, il reddito di cittadinanza deve essere fornito direttamente dalle Imprese sotto forma di salari e stipendi, e in cambio di produzione e produttività. In un Paese con il sistema pensionistico sull’orlo del fallimento, le risorse per sostenerlo devono essere affidate a un maggiore gettito contributivo prodotto dalla crescita dell’occupazione somministrata dalle Imprese".

"Intanto, 300 cantieri fermi attendono produzione e occupazione, cioè ricchezza distribuita. Una Legge sul governo del territorio mirata sui temi della rigenerazione urbana come pure del recupero del territorio agricolo, capace di avviare una profonda e radicale opera di rinnovamento delle città, in termini di sicurezza, innovazione e qualità,  non è ulteriormente rinviabile. Invece, abbiamo una normativa urbanistica che è ancora sostanzialmente fondata sul Codice del 1942, e il Codice degli Appalti Pubblici più farraginoso del mondo. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che la macchina pubblica non funziona più". 

"Abbiamo la necessità assoluta di un patto per il bene sociale e per lo sviluppo reale del Paese. E per farlo è necessario dare il via a una Commissione costituente composta da esperti di alto profilo morale e professionale che si mettano subito al lavoro per ridisegnare l’organizzazione del processo decisionale dello Stato. Questa è l’unica sfida che una politica lungimirante, che abbia veramente a cuore gli interessi dei cittadini, deve sapersi porre". 

 

Comunicato stampa

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