Anche il distaccamento dei Vigili del Fuoco situato nel quartiere di Vadino ad Albenga ha ospitato, a partire dalle 21 di questa sera, il momento di concentrazione e cordoglio dedicato ai tre soccorritori periti nell'esplosione di un casolare nell'Alessandrino.
La posizione "strategica" di Albenga ha raccolto attorno a sé, oltre naturalmente ai Vigili del Fuoco, le pubbliche assistenze e i gruppi di Protezione Civile di un bacino molto vasto, da Andora a Borghetto Santo Spirito e tutto il relativo entroterra. Schierate le rappresentanze delle forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri, Polizia Locale) e numerose autorità politiche dei Comuni della zona e della Regione (rappresentata dall'assessore regionale Stefano Mai).
Come oramai noto, i fatti risalgono alla notte del 5 novembre scorso. Nell'esplosione di un casolare disabitato a Quargnento, in provincia di Alessandria, hanno perso la vita i vigili del fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido. Appartenenti al comando del capoluogo di provincia.
Ad Albenga la tragedia è stata particolarmente sentita in quanto il 32enne Antonino "Nino" Candido, nato in provincia di Reggio Calabria, aveva vissuto ad Albenga e prestato servizio al distaccamento aeroportuale di Villanova prima di trasferirsi, da gennaio di quest'anno, ad Alessandria. Era persona conosciuta e stimata, un professionista attento al dettaglio e benvoluto dai colleghi, che lo ricordano come un uomo positivo, solare, dalla grande forza di volontà e innamorato del proprio lavoro.
Uno spiegamento di veicoli a perdita d'occhio, i lampeggianti blu che illuminavano il rione e, alla fine, l'urlo straziante delle sirene.
Dopo la deposizione di una corona di fiori, i Vigili del fuoco sull'autoscala hanno recitato la "Preghiera del Vigile del fuoco". Al termine, un discorso del vicesindaco Alberto Passino: "Il suono delle sirene è volato alto nel cielo, così come i tre uomini che ricordiamo questa sera".