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Politica | 04 dicembre 2019, 11:00

I conti col maltempo non ancora chiusi. Tempo fino al 24 dicembre per le segnalazioni di amministrazioni, privati e attività economiche

Chiaro nella giornata di ieri il messaggio delle Istituzioni locali sull'ingente portata economica dell'evento

I conti col maltempo non ancora chiusi. Tempo fino al 24 dicembre per le segnalazioni di amministrazioni, privati e attività economiche

L'allarme è stato lanciato ieri dal presidente della Regione Giovanni Toti in visita alla Camera di Commercio di Savona, ed è stato poi ripreso dai sindaci dei piccoli Comuni di ANCI: le risorse stanziate dal Governo per l'ultima emergenza non bastano.

Se infatti le somme urgenze sono state attivate dagli amministratori locali, ente provinciale in testa, e si aggirano intorno ai 100 milioni, ancora da quantificare i danni, per così dire, collaterali. 

Toti ieri in una prima stima ha parlato di circa 500 milioni di euro, ma una conta più certa la si potrà avere tra non meno di un mese, su per giù. Ovvero quando scadrà il termine per pubblico e privati per presentare le richieste dei danni.

La data è quella del 24 dicembre, ad un mese dalla conclusione dell'evento calamitoso per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza. Opere pubbliche, beni privati, comparto agricolo ed attività economiche non agricole le categorie interessate, che dovranno presentare in Regione i moduli appositi.

A muovere i primissimi passi è toccato alle pubbliche amministrazioni. Oggi la prima scadenza con la compilazione della scheda di valutazione del danno alla quale segue, entro la scadenza dei trenta giorni, la presentazione del secondo modulo per il fabbisogno del ripristino del patrimonio pubblico.

Scadenza unica invece al 24 dicembre per tutte le altre categorie citate. Sono i singoli uffici comunali a fornire e ritirare il modello preposto per i danni ai beni privati, mentre per quanto riguarda le attività agricole e quelle equiparate (acquacoltura, itticoltura e molluschicoltura) ed esclusa la pesca sportiva i referenti sono gli Ispettorati Agrari provinciali. 

Tutte le attività economiche non agricole devono invece rivolgersi alle locali Camere di Commercio, con la possibilità di segnalare anche danni agli immobili pur se non di loro proprietà. 

Associazioni, Fondazioni, Enti ed in genere imprese con scopi di natura sociale possono far riferimento al Comune in cui è avvenuto il danno.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Regione (liguriainforma@regione.liguria.it) o sul sito della Regione nella sezione Ambiente e Protezione Civile. 

Mattia Pastorino

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