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Eventi | 07 gennaio 2020, 14:18

"La donna elettrica" al cineforum di Iniziativa Laica ad Albenga

Appuntamento per sabato 11 gennaio all'Auditorium San Carlo. Ingresso libero

"La donna elettrica" al cineforum di Iniziativa Laica ad Albenga

Torna un appuntamento culturale molto amato ad Albenga: il cineforum gratuito dell'associazione "Iniziativa Laica Ingauna".

Appuntamento per sabato 11 gennaio alle ore 21 presso l'Auditorium San Carlo di Albenga con il film "La donna elettrica".

Ecco qui di seguito la scheda realizzata dagli organizzatori:

Genere: Commedia Anno: 2018 Regia: Benedikt Erlingsson Attori: Halldóra Geirharðsdóttir, Jóhann Sigurðarson, David Thor Jonsson, Magnús Trygvason Eliasen, Omar Gudjonsson, Jörundur Ragnarsson Paese: Islanda, Francia, Ucraina Durata: 101 min Distribuzione: Teodora Film Sceneggiatura: Ólafur Egilsson, Benedikt Erlingsson Fotografia: Bergsteinn Björgúlfsson Montaggio: Davíð Alexsander Corno Musiche: Davíð Alexsander Corno

La trama…

La donna elettrica, il film diretto da Benedikt Erlingsson racconta la storia di Halla (Halldóra Geirharðsdóttir), che sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande...

Ci piace perché

Una riuscita miscela di commedia e thriller, con una donna forte al centro di una vicenda complessa, che coinvolge molti temi all'ordine del giorno: ecologia, accettazione dell'altro, necessità di agire in prima persona contro il degrado del mondo. Un film riuscito e attuale, proveniente da una piccola isola all'avanguardia in fatto di arte e politica, perfetto per la nostra rassegna.

La parola al regista

“Ci sono molti archetipi dietro Hella, la battaglia per l’ambiente è spesso portata avanti dalle donne, non si trattava di essere politically correct. Le donne sono molto attive nella battaglia per proteggere gli altipiani, e in tutte le battaglie ambientali in generale. Come Berta Cáceres Flores, l’attivista ambientalista honduregna uccisa nel 2016, o Sigríður Tómasdóttir, che nel XIX secolo è riuscita a proteggere una cascata che ora è l’attrazione turistica principale dell’Islanda. Sono cresciuto con Pippi Calzelunghe – ha influenzato la mia vita e quella di mia figlia. Ma ad essere sincero, non bado troppo al genere. Sembra che le donne si stiano veramente prendendo a cuore la sfida e lo hanno fatto sempre nel corso della storia dell’umanità. Sono anche personalmente un prodotto del matriarcato. Ho avuto nonne e madri molto forti, penso che loro siano rientrate nel personaggio. E lo stesso vale per il co-autore. Queste donne forti sono esempi ricorrenti nella nostra società. Dobbiamo salvare il mondo ora. È così facile per le persone nel nostro paese dare la colpa agli "altri" se succede qualcosa. Anche in America, l'uomoche-non-deve-essere-nominato lo fa sempre. In questo film, il governo presume immediatamente che alcune organizzazioni straniere debbano essere dietro a tutto: un'organizzazione terroristica legata alla criminalità. Nella lotta alla caccia alle balene, ad esempio, sono sempre gli stranieri a protestare contro di essa. Quindi, i giovani e gli attivisti vengono criminalizzati dai media. È la logica dei fascisti, il metodo più antico del mondo”.

Comunicato stampa

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