"Autorizzato per soli tre anni, non un minuto di più". Così il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, torna a ribadire la posizione della città toscana sul rigassificatore Italis Lng, ormeggiato dalla primavera del 2023 alla banchina Est della darsena Nord.
Nell'estate del 2023, l'allora presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di Governo per la costruzione dell’opera Giovanni Toti, aveva annunciato che il rigassificatore, nel secondo semestre 2026 sarà spostato nel Mar Ligure, a 4 chilometri al largo della costa dei Comuni di Vado Ligure, ( e a 2,9 chilometri da Savona) scatenando la protesta dei Comuni del territorio e la mobilitazione della popolazione per bloccare il trasferimento.
La questione è tornata al centro del dibattito dopo le dichiarazioni di Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, che ieri, riferendosi alla situazione di Piombino, ha affermato: "Lì l'impianto funziona, squadra che vince non si cambia" .
Nel corso di un incontro prima con il sindaco di Savona Marco Russo e poi con gli amministratori locali in Provincia, Bucci ha ribadito con fermezza: "Il rigassificatore a Vado non si farà", spiegando di averne parlato sia con Snam che con il Governo. Il presidente della Regione Liguria ha inoltre dichiarato :" Non conosco il sindaco di Piombino – prosegue – ma un giorno lo incontrerò. La cosa importante è che l'impianto lì funziona: squadra che vince non si cambia.
"Capisco la posizione del presidente Bucci – dichiara Francesco Ferrari – ma dobbiamo guardare la situazione da ogni angolazione, in particolare per la tutela dei nostri territori. Il rigassificatore ha il permesso di rimanere nel porto di Piombino solo per tre anni: fino al 2026 e non un giorno in più".
Il sindaco di Piombino cita anche una sentenza del Tar a sostegno della posizione: "A sostegno di questo c’è anche una sentenza del Tar - conclude Ferrari - Il porto di Piombino non è il posto adatto a un impianto simile, trascorsi i tre anni dovrà andare via".