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Attualità | 20 febbraio 2020, 18:35

Stanno per calare i veli sul nuovo viadotto Madonna del Monte sulla A6: domani l'inaugurazione a tempi record

Sarà il ministro Paola De Micheli, insieme al presidente ligure Toti ed agli amministratori del territorio, a tagliare il nastro del nuovo ponte che sostituirà quello crollato lo scorso 24 novembre

Stanno per calare i veli sul nuovo viadotto Madonna del Monte sulla A6: domani l'inaugurazione a tempi record

Scadrà domani mattina, dopo 88 giorni, il conto alla rovescia partito da quell'ormai così tristemente famoso 24 novembre che porterà la viabilità tra riviera e Val Bormida, ma anche tra Liguria e Piemonte, ad un ritorno alla normalità.

Il nuovo viadotto Madonna del Monte sulla A6, che andrà a sostituire quello spazzato via a novembre da una frana abbattutasi su una pila di sostegno, sarà inaugurato domani alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, del presidente della Regione Giovanni Toti e di tutte le autorità civili del territorio, e sarà aperto al traffico dalle 6 di sabato.

Un'opera su cui Autofiori, concessionario della "Verdemare", ha lavorato fin da subito facendo registrare un tempo di esecuzione dei lavori che si potrebbe definire quasi da record. Complice non solo il pronto dissequestro dell'area franosa, ancora sottoposta a monitoraggio attraverso una fitta rete di sensori, da parte delle autorità preposte, ma anche la tipologia del nuovo ponte.

La nuova struttura ha infatti cominciato a prendere vita lo scorso 21 gennaio, con il completamento di quelle che sono definite "spalle" del viadotto, ossia due lunghe travi in acciaio corten, a loro volta rette da quattro supporti antisismici, sulle quali il 26 gennaio è stato poi posato il nuovo impalcato. Una struttura a campata unica, progettata in maniera da bypassare l'area franosa trovando appoggio ai suoi lati, lunga 58 metri e pesante 300 tonnellate. Il tutto col supporto di due gru di grande portata, una da 800 tonnellate e l’altra da 1400 tonnellate, e circa 60 addetti tra tecnici ed operai impegnati.

Numeri impressionanti nelle tempistiche e nelle modalità, per restituire alla provincia di Savona ed alla Liguria tutta un'infrastruttura fondamentale, e non solo per i trasporti. Ma anche per dimostrare che la nostra terra sa reagire e rialzarsi.

Mattia Pastorino

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