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Solidarietà | 25 marzo 2020, 10:49

Accordo Avis - Coldiretti Liguria: i fiori della riviera in prima linea per la raccolta di sangue

Fino al 29 marzo presso i punti di raccolta AVIS tutti i donatori riceveranno un fiore Made in Liguria

Accordo Avis - Coldiretti Liguria: i fiori della riviera in prima linea per la raccolta di sangue

Mentre il Coronavirus continua a richiedere forze sanitarie straordinarie per combatterlo, in molti ospedali italiani la richiesta di sangue deve essere sostenuta come sempre: per spingere i cittadini a fare questo nobile gesto per la società, arrivano in soccorso ranuncoli, margherite, primule, viole e altre varietà Made in Liguria delle aziende florovivaistiche, che, per la prima settimana di primavera, ogni donatore riceverà presso tutti i punti liguri di raccolta Avis.

È così che in occasione dell’equinozio di Primavera Coldiretti Liguria e Avis, annunciano l’iniziativa nata dai floricoltori della Coldiretti che, nonostante stiano attraversando, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, una crisi del comparto senza precedenti, non si sono tirati indietro e hanno deciso di dare il proprio aiuto per invogliare i cittadini a donare sangue, e continuare a portare avanti la raccolta, necessaria per eventuali emergenze chirurgiche e per le persone che ogni giorno hanno bisogno di trasfusioni.

“In un momento difficile per il nostro Paese come quello che stiamo vivendo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - è importante dare tutti, come possibile, il proprio contributo per superare insieme l’emergenza. Ed è proprio quello che hanno scelto di fare i nostri imprenditori florovivaistici che, nonostante le circostanze abbiano duramente colpito il settore, hanno deciso di non sprecare le loro produzioni giunte al massimo della fioritura, ma utilizzarle come messaggio di speranza ed augurio di un futuro ritorno alla normalità per tutti.

Il florovivaismo ligure – concludono Boeri e Rivarossa -  è uno dei settori più conosciuti e amati a livello nazionale ed internazionale, che vede nella primavera il periodo di massima produzione, con fiori recisi e piante in vaso delle 4200 aziende presenti che partono alla volta del mercato nazionale ed internazionale, ma dove, quest’anno, a causa di ritardi, disdette e blocchi dei commerci provocati dall’emergenza sanitaria in corso, stanno svanendo molte possibilità di mercato, con tutto quello che ne consegue. Tuttavia anche in una situazione come questa è un settore che sta dimostrando di poter fare la differenza, grazie alla disponibilità degli imprenditori che con il loro impegno riescono comunque a valorizzare una produzione d’eccellenza oltre che continuare a produrre fiori unici al mondo, di altissima qualità, che puliscono l’aria e fanno bene alla salute psicofisica, da sempre richiesti ed apprezzati in tutti i Paesi”.

“In Primavera sbocciano i donatori. In queste ultime settimane – commenta il Presidente Regionale AVIS, Alessandro Casale -  abbiamo assistito a numerosi allarmi e preoccupazioni in ambito sanitario, la maggior parte di essi direttamente correlati all’emergenza Coronavirus, vittime, contagi, persone a rischio.

Un altro aspetto però ha messo in allarme la sanità pubblica: un drastico calo delle donazioni di sangue aveva infatti destato forte apprensione per il timore di non riuscire a far fronte al fabbisogno di numerosi malati. Ai diversi appelli, avvenuti anche su scala nazionale, hanno risposto in molti, permettendo di rimpinguare le scorte di sangue. Il livello di attenzione resta però molto alto e il sistema non si deve fermare. Il sangue raccolto dona 42 giorni; tra una donazione di sangue intero ed un’altra il Donatore deve attendere almeno 3 mesi (90 giorni), ma il sistema deve comunque garantire cure e assistenze ai malati in maniera continua e costante. In questi giorni stiamo assistendo ad una vera e propria “staffetta” dei Donatori che si alternano per sostenere il fabbisogno dei più deboli.

Per donare il sangue – conclude Casale -  occorre avere fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta) ed essere in buona salute. In questo periodo ci siamo ulteriormente attrezzati per garantire la sicurezza del Donatore anche per quanto riguarda gli aspetti legati al Coronavirus. In particolare si raccomanda di chiamare per prenotare la propria donazione per evitare assembramenti.

Da parte di Avis un sentito ringraziamento a quanti nei giorni scorsi hanno risposto alla chiamata e l’ulteriore invito agli altri a recarsi a donare nelle prossime settimane”.

Calendario iniziative: mercoledì 25 marzo: La Spezia (SP) - Sarzana (SP) - Genova Centro (GE) - Savona; giovedì 26 marzo: Arcola (SP) - Genova Voltri (GE); venerdì 27 marzo: Imperia (IM) - La Spezia (SP) - Sarzana (SP) - Busalla (GE) - Genova Ponte Decimo (GE) - Celle Ligure - Varazze - Savona - Albenga - Finale Ligure; sabato 28 marzo: Lerici (SP) - Santa Margherita Ligure (GE) - Genova Voltri (GE) - Recco (GE) - Genova Bolzaneto (GE) - Savona; domenica 29 marzo: Recco (GE) - Vado Ligure - Andora - Alassio. 

Comunicato stampa

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