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Attualità | 01 aprile 2021, 15:30

Finale, parcheggi nelle ex aree Piaggio: la chiave potrebbe essere in una sorta di "baratto"?

Una svolta, suggerita da "Le Persone al Centro", potrebbe arrivare legata alla procedura sul credito che il Comune vanta nei confronti della società titolare delle aree per Imu non versata

Finale, parcheggi nelle ex aree Piaggio: la chiave potrebbe essere in una sorta di "baratto"?

Problema di non poco conto quello dei parcheggi nella nostra riviera, specialmente nelle località più turistiche e in maniera particolarmente critica d'estate con l'incremento significativo nel numero delle vetture, le quali spesso cedono anche alla tentazione, con rischi annessi, della "sosta selvaggia" per sopperire a questa carenza di stalli.

E' il caso di Finale Ligure dove, da circa 6 anni o poco più, la domanda che assale residenti e turisti abituali e non è una: perché non sfruttare parte delle ex aree Piaggio per sopperire a questa carenza?

In un primo luogo, nonostante per alcuni tempi il grosso piazzale adiacente a piazzale Issel sia stato adibito a tale uso, perché la proprietà degli spazi in questione non è pubblica ma privata, in mano alla "Finale Mare", società verso la quale, come rilevato già da diverso tempo (leggi QUI) e ribadito durante l'ultimo Consiglio Comunale del 31 marzo scorso, l'amministrazione vanta un credito per Imu non versata e da quantificare e per la quale servirà una consulenza legale approvata in variazione di bilancio.

Preso atto della situazione il gruppo "Le Persone al Centro" ha colto, come si suol dire, la palla al balzo rilanciando un'idea ritenuta pertinente anche dalla maggioranza: una sorta di "baratto" per avere la concessione delle aree a titolo di parcheggio.

"E' difficile prevedere cosa succederà, possibile che alla ricevuta della somma da pagare la società paghi e tutto finirebbe così - ha spiegato il sindaco Frascherelli - Può anche però capitare che invece il debito si sommi ad altri debiti e possano iniziare procedure esecutive. Nel qual caso le soluzioni dovranno essere figlie dell'applicazione del codice di procedura civile, ma intanto bisogna prima quantificare le somme di cui il Comune è creditore poi si potranno cercare di intavolare delle trattative".

Alla riscossione dei tributi l'amministrazione comunque non potrà tuttavia derogare, e in materia vi sono procedimenti chiari, non solo legati alla procedura che solo in un secondo momento e senza un pagamento della cifra dovuta porterebbe a un pignoramento commisurato col credito.

La soluzione potrebbe non essere di breve realizzazione quindi. Qualcosa, seppur con le dovute cautele e su di un piano puramente ideologico, sembra potersi muovere verso una soluzione che molti avrebbero già voluto per questa Pasqua dove invece a mettere i bastoni tra le ruote dell'economia finalese sarà ancora il maledetto Covid19.

Mattia Pastorino

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