Patrick Zaki sarà un cittadino italiano... e finalese. Dopo l'approvazione da parte del Senato alla quasi unanimità della mozione presentata dal Partito Democratico per conferire la cittadinanza italiana allo studente egiziano dell'Università di Bologna tenuto prigioniero dallo scorso febbraio nel suo Paese d'origine con l'accusa, tra le altre, di minacciare la sicurezza nazionale, anche il Consiglio Comunale si è assunto un duplice impegno nei suoi confronti.
Con una mozione della maggioranza si è così deciso di assegnare a Zaki la cittadinanza onoraria finalese, mentre con quella presentata dalla consigliere della Lega Marinella Geremia, con un testo che ricalcava quello approvato a Palazzo Madama, si stimolano le istituzioni competenti a procedere all'assegnazione della "cittadinanza italiana ai sensi del comma 2, dell'articolo 9 della citata legge n. 91 del 1992".
"Si tratta di un gesto concreto per salvare la vita di questo ragazzo - spiega la Geremia - e lo facciamo rafforzando l'atto del Senato. Abbiamo bisogno di un gesto concreto che possa salvare la vita a questo ragazzo, sperando che anche l'Unione Europea si attivi e coinvolga altri Stati affinché richiedano, non solo all'Egitto, il rispetto dei diritti umani".
Un passo non solo per favorire azioni concrete a difesa di Zaki, ma anche per "farsi portatore attivo della cultura del rispetto e della promozione dei diritti umani nel quadro delle discussioni in ambito G7, con particolare riguardo ai casi di repressione nei confronti degli attivisti politici e dei difensori dei diritti umani".
"Auspico anch'io che questo processo di conferimento allo studente egiziano del conferimento della nostra cittadinanza si concluda velocemente - afferma il sindaco Ugo Frascherelli - e che possa, anche grazie a questo, essere aiutato e tornare a fare ciò che gli interessava, cioè studiare nel nostro Paese".