Taglio indiscriminato dei boschi: un problema sovra-comunale poiché i terreni (nella maggior parte privati) interessano più comuni. La pandemia ha avvicinato parecchie persone alla pratica dell'escursionismo boschivo. In proporzione alla maggiore frequentazione, sono ovviamente aumentate le segnalazioni presso gli uffici comunali.
Non fa eccezione il comune di Carcare, come conferma il sindaco Christian De Vecchi: "Si tratta nella maggior parte di richieste di interventi per abbandoni di rifiuti con la conseguente scoperta di piccole o grandi discariche ai bordi delle strade carrabili, indici di brutte abitudini ambientali. Altre segnalazioni riguardano invece il taglio dei boschi e l’accantonamento delle ramaglie di scarto nel luogo dell’intervento".
"In questo caso la trascuratezza del lavoro o il non rispetto di regole determina un pericolo molto grave, quello del rischio di incendio boschivo - prosegue - Oltre a questo pericolo, la meccanizzazione dei tagli boschivi può seriamente alterare la biodiversità del territorio, opportuno che ci sia un completo monitoraggio autorizzativo-istituzionale sia nelle fasi amministrative che in quelle esecutive dei lavori".
"Le segnalazioni di entrambe queste tipologie, sono quindi un fenomeno in crescita e da attenzionare. In questo la collaborazione zonale con i carabinieri Forestali è indispensabile anche per un controllo preventivo delle aree maggiormente sensibili o dei boschi soggetti ad attività di taglio" conclude il primo cittadino carcarese.
Un problema che oltre travalicare le competenze dei consigli comunali, meriterebbe una riflessione ad ampio raggio coinvolgendo la Regione.