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Curiosità | 09 luglio 2021, 07:40

Finalpia riavrà la sua fontana: il "Muto" ritornerà a vigilare sulla nuova via Santuario

L'originale andata dispersa (o forse distrutta) nel 1984 durante i lavori di rimozione del tracciato ferroviario. Ora una copia del faccione sgorgante acqua è tornata nel rione

Finalpia riavrà la sua fontana: il "Muto" ritornerà a vigilare sulla nuova via Santuario

Tornerà a osservare col suo sguardo impassibile i passanti in Finalpia il faccione sgorgante acqua del "Muto", la fontana un tempo tra i simboli del rione andata distrutta anni or sono e riproposta nella nuova via Santuario, da oggi nuovamente aperta al traffico (leggi QUI).

Era il 1946 quando l'architetto Giuseppe De Negri, progettista tra le altre della chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Gorra, volle omaggiare il rione di Finalpia con una fontana posta tra via Drione e via Porro, dove allora sorgeva il tracciato ferroviario demolito tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80.

Proprio durante questi lavori, precisamente nel 1984, la fontana venne rimossa facendo perdere ogni traccia della sua esistenza, se non quella rappresentata dalle fotografie che la immortalavano o dai ricordi di coloro che hanno avuto la fortuna di vederla, abbeverarsi dalle sue fauci o ritrovarsi davanti a lei come luogo d'incontro per giovani e coppiette.

Diverse le versioni sul suo destino. La più accreditata vede però l'opera vittima dell'oblio: pare infatti che all'epoca della sua rimozione sia stata "presa in custodia" da un imprenditore locale, col placet dell'allora amministrazione comunale, e riposizionata in un locale. Nel frattempo il faccione duro e severo del "muto" andò distrutto: il resto lo fece il trascorrere del tempo e la non conoscenza del valore, specialmente affettivo, che la fontana aveva assunto non solo per i residenti di Finalpia, e così di essa ne sono state perse le tracce.

Dopo decenni di ricerche risultate purtroppo infruttuose, l'amministrazione, su sentita richiesta delle memorie storiche cittadine che mai hanno smesso di chiedersi a quale destino fosse andata incontro l'opera di De Negri, ha voluto riproporre una copia della fontana. E quale occasione migliore del restyling di via Santuario, nel cuore del rione?

Ormai quasi rassegnati all'idea di non poterla più ritrovare, la scelta è stata così quella di commissionarne alla ditta Faggion Marmi una copia che potesse rievocare l'originale, sulla cui sopravvivenza al passare degli anni sono molti i dubbi, basandosi sulle vecchie foto scattate nel corso degli anni.

"Non sarà uguale alla fontana ritratta nelle foto, innanzitutto perché riproporre un'opera non è mai semplice e anche il materiale originale, ossia la Pietra del Finale, non è purtroppo più reperibile sul mercato e servirà qualche anno perché le tinte possano scurirsi, come nell'originale - spiega Olga Gattero, memoria storica del rione e consigliere di maggioranza - ma il nostro intento è quello di ricordare il dono di chi fu così gentile verso Finalpia e i suoi abitanti".

Mattia Pastorino

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