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Politica | 20 ottobre 2021, 17:24

Parità salariale di genere, che fine ha fatto la proposta di legge regionale del Pd?

L'iter va avanti, ieri se ne è parlato in commissione ed è probabile che verrà presentata insieme a un altro testo della consigliera della Lega Mabel Riolfo

La conferenza stampa di presentazione della legge sulla parità salariale

La conferenza stampa di presentazione della legge sulla parità salariale

Che fine ha fatto la proposta di legge sulla parità salariale in Liguria? La scorsa estate era stata presentata dai consiglieri del Partito Democratico Luca Garibaldi e Sergio Rossetti, e oggi se ne torna a parlare in seguito all'approvazione alla camera di un'altra proposta, portata in parlamento dall'onorevole, anche lei del Pd Chiara Gribaudo.

In Regione la legge è approdata in commissione lavoro e pari opportunità, ed è probabile che sarà affiancata a un altro testo, presentato dalla consigliera leghista Mabel Riolfo, che condivide buona parte della proposta del Partito Democratico.

"E' probabile che verrà fatto un testo unico", spiega Garibaldi, che sulla sua proposta di legge aggiunge: "Si colloca su due assi, il primo riguarda gli incentivi e la promozione dell'ingresso delle donne nelle discipline scientifiche, un percorso di formazione che parte dalle scuole secondarie, che serve a eliminare gli stereotipi di genere sulla formazione. Lo scopo è quello di aumentare il numero di donne iscritte in scuole e università con queste discipline".

Il secondo asse è quello dell'allargamento del campo di applicazione di una legge sulla parità di genere in campo salariale, già esistente, ma che finora riguarda solo le aziende con oltre cento dipendenti. "La nostra proposta - continua Garibaldi - è di estendere il monitoraggio alle aziende che hanno fino a quindici dipendenti, ovvero la maggior parte in Liguria, in modo che si possa avere un dato reale. Inoltre, se i controlli vengono estesi a qualsiasi azienda, quelle in cui ci sono situazioni di disparità nei salari tra uomo e donna saranno più incentivate a sanare queste differenze".

La proposta di legge prevede anche la creazione di un registro delle imprese che aderiscono alla campagna, l'esclusione dai bandi di quelle che hanno condotto pratiche contro la parità e incentivi per le aziende virtuose.

Il testo presentato da Mabel Riolfo si concentra sugli incentivi alle imprese che promuovono la parità salariale tra uomo e donna, attraverso la riduzione di imposte regionali, come l'Irap o l'attribuzione di punteggi più alti nei bandi. Il testo della consigliera della Lega si concentra anche sulla tutela per il reinserimento sul posto di lavoro di donne che sono state costrette ad abbandonarlo per un periodo. "E' un discorso che riguarda le donne in maternità, quelle che si sono dovute occupare dei figli o di persone anziane, le donne vittime di violenza o affette da disabilità. La proposta di legge tutela tutte coloro che hanno difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro", spiega Riolfo.

La proposta della Lega prevede anche l'istituzione della Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro, da celebrare il 7 giugno, e la riserva di una quota del prestito d'onore alle donne in situazioni di disagio sociale.

Il testo dovrebbe approdare in consiglio regionale entro la fine dell'anno, nel frattempo l'auspicio è che possa essere approvata la proposta nazionale al senato.

Francesco Li Noce

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