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Attualità | 23 novembre 2021, 15:35

Piaggio Aerospace, salta la trattativa con la cordata italosvedese: per il Mise offerta non adeguata

Alla base della decisione potrebbe esserci stato un cambio nelle strategie d'investimento. I sindacati chiederanno un incontro al Governo "per garantire un futuro ai 900 lavoratori"

Piaggio Aerospace, salta la trattativa con la cordata italosvedese: per il Mise offerta non adeguata

Saltano proposta e trattativa per l'acquisizione di Piaggio Aerospace da parte della cordata italosvedese formata dal fondo scandinavo Summa Equity e da tre soggetti del settore aeronautico tra cui la norvegese Heart Aviation e due società con sedi in Liguria, ovvero AgTech e Phase Motion Control, giudicata dal ministero dello Sviluppo Economico e dal commissario straordinario, Vincenzo Nicastro, non adeguata.

Il soggetto era stato considerato quale più autorevole in un pool di quattro proposte di altrettanti soggetti dopo un'analisi effettuata dalla struttura commissariale, la quale però non ha ritenuto di procedere alla conclusione della trattativa esclusiva.

Quest'ultima resta comunque l'intenzione di Nicastro, ovvero procedere per trovare, tra le altre tre offerenti o attraverso un'altra strada, un nuovo azionista.

A far propendere per questa brusca frenata, ulteriore punto interrogativo per il futuro degli stabilimenti di Villanova d'Albenga e Sestri Ponente, sarebbe stata la scelta di dirottare 160 milioni di fondi sull’acquisto di sei P180 per le Forze Armate rispetto alla scelta iniziale di destinare i fondi al completamento del percorso per il P1HH, il drone di Piaggio.

Il portafoglio di commesse per l'azienda resta arricchito dal lavoro degli ultimi anni di gestione straordinaria, tanto che per Uil Liguria e Uilm Genova "il commissario Nicastro ha gestito correttamente la vendita, nonostante i vincoli posti dalle parti. Ora non resta che convincere il governo a cogliere davvero le opportunità che potrebbero arrivare dalla vivacità del mercato internazionale dopo aver fatto andare in fumo una buona occasione di rilancio".  

Siamo rimasti in attesa di conoscere programmi e progetti per il recupero e il rilancio del Gruppo, invece abbiamo accertato ancora una volta l’impreparazione della politica e delle istituzioni – dichiarano Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria e Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova – Ora si ripartirà da capo con ricerca di nuovi partner, ovviamente con pochi balletti e, magari, occasioni e offerte. Nel frattempo lavoratrici e lavoratori potranno lavorare alle commesse acquisite in ambito pubblico e privato, ovviamente non senza preoccupazioni. Rimaniamo in attesa dell’offerta migliore per garantire un futuro certo ai 900 dipendenti che dal governo si aspettavano molto di più".

"Nel frattempo, in attesa di una convocazione rapida da parte del Commissario, la Uil e la Uilm si batteranno per la tenuta dei livelli occupazionali e della straordinaria capacità produttiva di questa importante realtà industriale della Liguria” concludono dal sindacato. 

Redazione

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