Internazionalizzare il basilico facendogli incontrare uno dei gusti più diffusi al mondo, quello del caffè, oppure "ligurizzare" la bevanda nera con un tocco di uno dei prodotti caratteristici della nostra terra?
La risposta probabilmente dipende dai gusti e dalle inclinazioni, l'idea però è tutta ligure, finalese per la precisione, e arriva da una allieva della classe quinta di Sala dell'Ipssar "Migliorini", Noemi Olivieri, che si è classificata terza col suo "Baxaicoffee" al concorso nazionale organizzato da Lavazza e dall'istituto "Artusi" di Forlimpopoli, dove 17 scuole alberghiere di tutta Italia concorrono in una kermesse tutta dedicata al caffè.
Un drink ottenuto miscelando con acqua di mare (una miscela di liquore all'anice e fiori d'arancio), zucchero aromatizzato al basilico, whisky Black Velvet della compagnia dei Caraibi e, naturalmente, caffè, che non unisce solamente due gusti all'apparenza molto distanti tra loro, ma punta anche sull'innovazione e l'ecosostenibilità.
Il basilico utilizzato per aromatizzare lo zucchero è infatti coltivato da un'azienda di Borghetto Santo Spirito tra le poche in Italia a utilizzare la tecnica della coltura aeroponica che non prevede l'utilizzo di un terreno ma di semplici canaline sospese in aria all'interno di una serra.
E proprio in questo ambiente si inserisce l'idea di Noemi presentata alla giuria del concorso: un bar all'interno di una serra dove gustarsi il proprio "Baxaicoffee" immersi in un'atmosfera profumata dalle piante aromatiche tipiche della nostra Liguria.