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Economia | 17 gennaio 2022, 07:00

5 cose da sapere sull'implantologia dentale

Il mondo delle cure dentali, negli ultimi anni ha fatto tantissimi passi avanti.

5 cose da sapere sull'implantologia dentale

Il mondo delle cure dentali, negli ultimi anni ha fatto tantissimi passi avanti. Chiamarli in causa significa, per forza di cose, citare l’implantologia dentale. Grazie a questa branca dell’ortodonzia, tantissime persone, oggi come oggi, possono sfoggiare un sorriso perfetto. In alcuni casi, alla base del risultato ci sono procedure per nulla invasive, come per esempio l’implantologia a carico immediato.

Se ti stai facendo domande in merito a questo mondo, non devi fare altro che proseguire nelle prossime righe di questo articolo. Abbiamo infatti elencato cinque cose che bisogna assolutamente sapere nel momento in cui si chiama in causa l’implantologia dentale.

L’implantologia dentale si utilizza anche quando manca un singolo dente

Chi ha ben più di un capello bianco in testa, avrà sicuramente sentito parlare della possibilità, in situazioni in cui manca un singolo dente, di ricorrere, per la sua sostituzione, ai ponti e alle protesi rimovibili. Si tratta di soluzioni efficaci, su questo non c’è dubbio. Hanno infatti permesso a tantissime persone di dire addio all’imbarazzo nel sorridere. Hanno però fatto il loro tempo. Oggi come oggi, infatti, si ricorre all’implantologia dentale anche nel caso sopra citato. Il principale vantaggio riguarda non solo il fatto che si tratta di una soluzione permanente, ma anche la mancanza di coinvolgimento dei denti adiacenti (cosa che, invece, è realtà quando si ha a che fare con il ponte).

L’inserimento di impianti dentali può non essere doloroso

Sono diversi i dubbi che le persone hanno nel momento in cui si approcciano all’implantologia dentale. Uno di questi riguarda la possibilità di provare dolore. Bene, oggi non è più un problema! Come già accennato, questa branca ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi (cosa che, in generale, si può dire per tutto il mondo delle cure dentali).

Se, fino a qualche anno fa, era routine incidere e scollare le gengive - dopo queste operazioni, l’implantologo aveva modo di visionare in maniera chiara la situazione riguardante l’osso residuo - oggi le cose sono cambiate. Come mai? Perché è intervenuto un fattore che ha cambiato la nostra vita in numerosi ambiti: la tecnologia. Nel 2022, grazie alla TAC 3D è infatti possibile studiare le caratteristiche dell’impianto prima di agire concretamente sul paziente.

Ricordiamo altresì il ricorso all’anestesia locale - nei soggetti con ansia o una soglia del dolore bassa, si può valutare anche la sedazione cosciente in associazione - e la possibilità, basandosi sui dati dell’esame sopra citato, di inserire l’impianto senza offendere l’integrità della gengiva.

L’anamnesi è fondamentale

Perché l’implantologia dentale si riveli una scelta di successo, non basta guardare, come già accennato, la situazione dell’osso. Essenziale è che il professionista metta in primo piano un’anamnesi completa. Esistono diverse patologie - tra le quali è possibile includere il diabete non controllato - che possono compromettere il successo dell’intervento.

Lo stile di vita fa la differenza

Quanto durano gli impianti dentali moderni? Per rispondere a questa domanda, è bene ricordare che lo stile di vita può fare la differenza. Questo significa, in poche parole, che dopo aver fatto un intervento di implantologia dentale è bene dire addio ad abitudini poco sane come il tabagismo (da evitare in generale).

Inoltre, è opportuno sottoporsi periodicamente a sedute di igiene dentale professionale.

I materiali

Un capitolo importante che fino ad ora non abbiamo affrontato è quello dei materiali. Anche per quanto riguarda questo aspetto, negli ultimi anni è stato possibile assistere a un’evoluzione sorprendente. L’obiettivo è stato sempre quello di garantire un aspetto naturale alla dentatura. Ecco perché hanno iniziato a farsi strada materiali come il disilicato di litio. In generale, è bene specificare che, negli ultimi anni, per il motivo sopra ricordato è stato messo in primo piano un progressivo abbandono del metallo (in passato, invece, il mix metallo e ceramica era la norma).

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