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Attualità | 28 gennaio 2022, 12:53

Turismo, Coldiretti: "Basta il Geen Pass per chi arriva dall’UE"

"Boccata di ossigeno per agriturismi e ristorazione liguri"

Turismo, Coldiretti: "Basta il Geen Pass per chi arriva dall’UE"

Arriva una boccata di ossigeno per il settore turistico italiano: l’avanzare della campagna vaccinale in tutta Europa e l’utilizzo del green pass permettono finalmente di allentare le limitazioni sugli spostamenti; è quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza che prevede il superamento dell’obbligo del tampone per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea con il Green Pass.

Si tratta di una misura estremamente importante dal momento che i turisti europei rappresentano circa i 2/3 del totale dei viaggiatori stranieri in Italia; un allentamento che darà respiro a uno dei settori più colpiti dalla pandemia, che nel 2021 ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro rispetto al periodo pre-Covid, con la mancanza di viaggiatori stranieri che è stato uno degli elementi di maggiore criticità.

"Si tratta di un importante passo avanti per iniziare ad allentare le pressioni su uno dei settori più colpiti dalle limitazioni legate al Covid – affermano Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa, delegato Confederale - Negli ultimi due anni, a pesare sui flussi turistici sono stati soprattutto i turisti stranieri bloccati alle frontiere, che peraltro sono anche quelli più strategici per l’ospitalità italiana nelle mete più gettonate, perché hanno tradizionalmente un’elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir". 

"Confidiamo sul fatto che i nuovi arrivi saranno determinanti per garantire una ripartenza duratura ai nostri agriturismi liguri, in cui gli arrivi dall’estero costituivano almeno il 40% delle presenze prima del Covid e che, purtroppo, l’anno scorso hanno realmente lavorato a pieno regime solo nei mesi di luglio e agosto, penalizzati anche dalla paura per nuove chiusure; questo avrà tra l’altro un impatto determinante anche sulla ristorazione, altro settore fortemente penalizzato, perché si stima che 1/3 della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di specialità alimentari da riportare a casa, pratica che in Liguria ha sempre visto protagonisti il pesto, l’olio extra vergine d’oliva, i vini e tantissime altre specialità culinarie" concludono. 

Comunicato stampa

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