Un compleanno speciale, condiviso con la sua seconda casa e la sua famiglia allargata, quella composta dai suoi allievi, ha riportato, dopo due anni di pandemia e di stop alle manifestazioni, la musica dentro all'Auditorium di Santa Caterina.
Oltre due ore di spettacolo e tanti scroscianti applausi sono arrivati ieri sera (domenica 8 maggio, ndr) per il Maestro Alberto Luppi Musso e i suoi Luppini nel giorno del 48esimo compleanno del pianista e compositore genovese ormai diventato finalese d'adozione.
Dalle composizioni dei suoi allievi, non solo interpreti di qualità ma anche ispirate menti creative, passando per la riproposizione di brani noti dalla musica classica al moderno medley della colonna sonora di Rocky Balboa, per chiudere con un brano dell'album che verrà presentato il prossimo agosto sempre a Finale sulle quattro stagioni.
Una serata d'arte e di emozioni presentata dalle giovani Matilde Ferrara, allieva del maestro, e Ilaria Rebaudo, con la quale Luppi Musso collabora nello sviluppo del progetto del "Centro Giovani Finale" di cui quest'ultima è direttrice, in cui i "Luppini" Roberto Canu, Lucrezia Ferrara, Aylin Mazza, Riccardo Micangeli, Ludovica Pesce, Miriam Rebaudo, Fabio Revello e Marco Alberto Tassinari (in ordine alfabetico e non d'esibizione) hanno allietato il pubblico con esibizioni individuali e in duetto col maestro.
Tra le emozioni della musica da segnalare anche il momento di commistione con la lettura di Ludovica Pesce che ha letto, accompagnata da Luppi Musso al piano, un breve testo di sua scrittura che rivive e cerca di interpretare le sensazioni di una famiglia di profughi a bordo di una "carretta del mare" in cerca di una nuova vita in Italia.
Forte è stata la commozione al momento dei ringraziamenti da parte del festeggiato che ha voluto ricordare la figura di Tonino Scafuro, persona che molto si è spesa per i giovani scomparsa tragicamente alcuni mesi or sono: "Molti di questi ragazzi li ho conosciuti grazie a Tonino, il mio pensiero non può che andare a lui", ha ricordato con una sentita e partecipata commozione Luppi Musso.