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Attualità | 28 giugno 2022, 08:29

Celle, il grido d'allarme di una mamma con il figlio disabile al 100%: "Nessuno che ci dà una mano, siamo solo numeri"

Suo figlio avrebbe diritto all'assistenza ma il Centro Mezzalunga a Celle è aperto solo due pomeriggi a settimana. Chiesta anche all'Asl2 la presenza di un educatore tutto il giorno

Celle, il grido d'allarme di una mamma con il figlio disabile al 100%: "Nessuno che ci dà una mano, siamo solo numeri"

"È assurdo, se uno ha bisogno nessuno ti dà una mano. Ci rimettiamo noi povera gente".

È un vero e proprio grido d'allarme quello della cellese Carmelina Cardillo che per il figlio Fabio, 43 anni, disabile al 100%, ha bisogno di aiuto, ma il centro Mezzalunga di Celle che fornisce assistenza alle persone con disabilità è aperto solo il mercoledì e il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 19.

"Mi è stato detto che non lo riapriranno più come prima, di iscrivere mio figlio ad un centro diurno - ha spiegato la donna - Avevo chiesto anche all'Asl un educatore dal lunedì al venerdì in quanto ne avrebbe diritto non solo al mattino ma tutto il giorno".

"Ho fatto domanda al Granello a Varazze, ma c'è bisogno per Fabio sia di un educatore che di una persona che lo assista. Senza mio marito che è morto da 4 anni, sono da sola e non ce la posso fare. Siamo solo numeri e basta" conclude la cellese.

 

Luciano Parodi

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